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ZeroCalcare e il viaggio lungo i bordi della vita

di | 2021-11-25T19:26:06+01:00 28-11-2021 6:15|Sezione 4, Spettacolo|0 Commenti

MILANO – Un lungometraggio che poi tanto lungo non è. E’ lungo tanto quanto la vita che percorriamo, lungo come un istante eterno, lungo come i vicoli che attraversiamo, le strade che oltrepassiamo giuste o sbagliate che siano e che portano sempre davanti a un bivio. Una vita fatta di scelte descritte in maniera graffiante in una mini serie, prodotta da Netflix, intitolata “Strappare lungo i bordi”. L’autore, il fumettista romano Michele Rech, noto in arte come ZeroCalcare, nickname in onore di un noto prodotto pubblicizzato in tv.

Il protagonista della serie (ZeroCalcare, appunto) osserva la vita dal punto di vista di un adulto, un eterno adolescente che non vuole crescere, non accetta i sentimenti, si trova ai bordi dell’esistenza per sfuggire dalla vita stessa e per non affrontarla. Un adulto che si trova poi a parlare della vita stessa, non solo la sua, ma quella di tutte le persone che pensano di essere nel giusto, di vivere una vita perfetta, tratteggiata lungo i bordi e che seguendo quella linea si illudono di un mondo perfetto e invece soccombono a un universo interiore che spesso porta al baratro.

“Strappare lungo i bordi” racconta in forma di fumetto il viaggio che Zerocalcare e i suoi due amici di sempre, Sarah e Secco, affrontano per raggiungere Biella. Nel corso dei mini episodi (15 minuti ciascuno) si susseguono racconti e flashback della vita del protagonista, passando dagli anni delle scuole medie, a quelli del liceo, fino a tornare al presente, raccontando la sua esistenza attraverso il sarcasmo e l’ironia che contraddistinguono il personaggio. Durante il viaggio ZeroCalcare dialoga con la sua coscienza (un armadillo, doppiato da un altro romano per eccellenza Valerio Mastrandrea), che vuole ricordargli il motivo per cui i tre amici si stanno dirigendo in treno verso la città di Biella.

L’autore della mini serie, Michele Rech è nato a Cortona, in Toscana, da padre italiano e da madre francese. La famiglia vivrà qualche anno in Francia prima di ritornare in Italia. I genitori poi si stabiliranno a Roma, dove Michele cresce. La sua attività di fumettista inizia quando Michele è ancora alle superiori. La sua prima opera è un racconto a fumetti delle giornate del G8 di Genova del luglio del 2001. I suoi lavori interamente raccontati in romanesco, rendono con una nota originale e sagace, la cruda realtà. Michele Rech durante il 2020, pubblica a meno di un mese di distanza due libri, e i corti animati Rebibbia Quarantine in onda su La7, raccontando il lockdown e il Covid19. In queste settimane in cui è stato trasmesso “Strappare lungo i bordi”, Zerocalcare è stato osannato e criticato, non resta che sedersi comodi in poltrona e godersi la miniserie, riflettendo sull’importanza della vita raccontata attraverso un fumetto che dialoga con se stesso, la sua coscienza e l’importanza dell’esistenza.

Claudia Gaetani

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