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Villeneuve e il duello rimasto nella storia

di | 2021-06-27T07:22:27+02:00 27-6-2021 6:05|Sezione 2, Sport|2 Comments

VITERBO – Ci sono campioni dello sport con un carisma ed una personalità talmente forte che pur senza vincere molto riescono ad entrare di diritto nel cuore dei tifosi per la passione sportiva con cui affrontano le gare. Alcuni di loro con la determinazione e il coraggio che li contraddistingue sono capaci di incarnare il senso di appartenenza e lo spirito indomabile di chi sostiene con orgoglio i propri colori.

Renè Arnoux e Gilles Villeneuve

Nell’automobilismo, tra i campioni sportivi più amati, un posto d’onore lo occupa senza dubbio Gilles Villeneuve, il pilota canadese tristemente scomparso sul circuito di Zolder (Belgio) l’8 maggio 1982 a soli 32 anni in un pauroso incidente durante le prove per le qualifiche. Gilles che in Formula 1 vinse solo 6 Gran Premi riuscì comunque con le sue straordinarie imprese ad entrare nel mito e ad essere ricordato per sempre nella storia di questo sport insieme alla sua meravigliosa ed iconica Ferrari rossa numero 27.

Tanti gli aneddoti particolari e le imprese che rievocano ancora le gesta del pilota canadese ma su tutte quella che è rimasta impressa nella memoria degli appassionati e negli archivi storici della Formula 1 è legata al GP di Francia del 1° luglio 1979, il famoso Duello di Digione contro René Arnoux (pilota francese della Renault) con il quale Villeneuve diede vita ad una appassionante e spericolata lotta sportiva senza esclusione di colpi, correndo sul filo dei 300 km/h. Quel GP iniziò con le Renault Turbo di Jean Pierre Jabouille e Arnoux in prima fila alla partenza ma subito superate già alla prima curva da uno scatenato Villeneuve che riuscì a mantenere la prima posizione fino al giro 47 quando venne scavalcato e poi distanziato proprio da Jabouille. E mentre la gara scorreva senza tanti sussulti con il francese lanciato verso la vittoria finale, alle sue spalle stava per nascere il duello più avvincente della Formula 1 tra Gilles, in seconda posizione alla guida della Ferrari 312T4, e Renè Arnoux con la Renault RS10 sospinta dal nuovissimo motore Turbocompresso.

Si arriva così agli ultimi tre giri del Gran Premio, quelli che hanno fatto la storia di questo sport. Villeneuve ancora in seconda posizione ma con evidenti problemi di bloccaggio ai freni e alle gomme continua a perdere terreno nei confronti di Arnoux, più veloce del canadese nei rettilinei, e proprio approfittando di queste difficoltà del ferrarista, il francese riesce ad affiancarlo nel tentativo di sorpasso. Villeneuve non cede, non alza minimamente il piede dall’acceleratore e rimane appaiato ad Arnoux. Le macchine si toccano a velocità pazzesca, slittano lateralmente con il ferrarista all’esterno della curva ma continuano la corsa affiancate fino a quando la Renault riesce a superare la Ferrari. Villeneuve però non molla. Continua a spingere al massimo frenando il meno possibile e si rifà sotto a due giri dalla fine quando con una staccata al limite dell’incredibile, bloccando completamente la ruota anteriore sinistra, riesce a mettere il musetto della sua monoposto davanti a quella del rivale guadagnando di nuovo la seconda piazza e l’interno della traiettoria. Arnoux rimane dietro ma letteralmente incollato alla Ferrari di Gilles e attende di nuovo il rettilineo dei box per sferrare l’attacco ad un giro dalla fine.

La Ferrari è palesemente in difficoltà di freni e di gomme quando Arnoux tenta un ultimo assalto sfruttando tutta la potenza del suo motore turbo mentre inizia l’ultimo giro. Villeneuve prova a resistere alla velocità del francese ed arriva a forzare la frenata all’ultimo istante bloccando di nuovo le gomme ma non può nulla, il francese prende l’interno e passa nuovamente in seconda posizione con il ferrarista che non cede, non alza il piede dal gas e rimane sempre affiancato alla Renault per un lungo tratto della pista, ora all’esterno curva ora all’interno. E pochi metri dopo, appena si apre uno spiraglio per sorpassare, Villeneuve tenta il tutto per tutto per riprendersi la seconda piazza. Il canadese si ributta all’interno della carreggiata sfiorando il cordolo e i due rimangono appaiati per diverse centinaia di metri, toccandosi più volte.

Villeneuve sbanda rischiando ancora di finire fuori pista ma resiste e alla curva successiva senza nemmeno rallentare s’infila nella traiettoria più stretta e ritorna con coraggio in seconda posizione lasciando allibito Arnoux che non si aspettava un sorpasso in quel punto. Le macchine sfrecciano sull’asfalto sfruttando tutta l’ampiezza della pista, anche slittando lateralmente pur di mantenere la massima velocità e quando compaiono nell’inquadratura televisiva dell’ultimo rettilineo Villeneuve è in seconda posizione davanti ad Arnoux e ci rimane fino al traguardo per soli 14 centesimi di secondo. Il Gp di Digione 1979 vide la prima vittoria di un motore turbo e fu la Renault guidata da Jabouille a salire sul gradino più alto del podio con Villeneuve secondo e Arnoux in terza posizione ma il trionfatore della giornata sarà lui, il piccolo grande Gilles  che quel giorno scrisse una pagina indelebile nello sport della Formula 1 e nel cuore dei tifosi di tutto il mondo.

Il patron Enzo Ferrari, solitamente riservato e schivo nel rilasciare dichiarazioni di carattere personale, espresse con commozione poche parole ma dense di significato per ricordare il pilota canadese dopo il tragico incidente di Zolder del 1982 nel quale Gilles perse la vita: “Io gli volevo bene” disse tristemente il Drake ferito dalla grave perdita. Tutti gli volevamo bene caro Drake… e gliene vogliamo ancora. Ciao Gilles, campione vero.

Paolo Paglialunga

2 Commenti

  1. ANNAMARIA 27 giugno 2021 at 9:32 - Reply

    In ricordo emozionante e commovente,

  2. Federico 27 giugno 2021 at 12:41 - Reply

    Indimenticabile Gilles!
    Nel cuore di tutti. Il ricordo ci emoziona ancora a distanza di anni..
    Federico

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