ROMA – (s.f.) Fino al 25 aprile a Roma sulla Terrazza del Pincio e nell’area adibita al Galoppatoio di Villa Borghese, è in programma “Villaggio per la terra”: cinque giorni di eventi, sport, concerti, esposizioni, mostre, convegni e molto altro. Il “Villaggio per la terra” è un’occasione sia di svago che di confronto su temi molto attuali quali la sostenibilità ambientale e sociale.
La manifestazione approfondisce in particolare i temi dell’Agenda 2030 (l’Agenda globale per lo sviluppo sostenibile è stata approvata dalle Nazioni Unite il 25 maggio 2015 e contiene 17 obiettivi di sviluppo sostenibile articolati in 169 target da raggiungere entro il 2030) e i relativi obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso cinque giornate di svago, incontri e confronti dedicate alle cinque P della sostenibilità: People, Planet , Prosperity, Peace, Partnership.
People (sabato 21 aprile): lo sport come veicolo per promuovere l’integrazione, l’amicizia, il rispetto di sé e per l’ambiente, nonché come strumento per andare oltre tutte le barriere fisiche, etniche, culturali e religiose;
Planet (domenica 22): in occasione della giornata mondiale della terra, si approfondirà il rapporto fra tutela dell’ambiente e lo sviluppo economico, un confronto fra scienza, politica, economia e società civile in relazione agli obiettivi contenuti nell’Agenda;
Prosperity (lunedì 23): l’economia come strumento per uno sviluppo sostenibile solo se riportata al servizio dell’uomo e in armonia con le risorse del pianeta con forum dedicato all’economia circolare e responsabile unica in grado di rendere possibile uno sviluppo sostenibile;
Peace (martedì 24): le nuove generazioni come protagoniste del loro futuro, confronti sul tema “cultura e dialogo strumenti di pace per un futuro sostenibile” con docenti ed esperti del settore;
Partnership (mercoledì 25): ultima giornata dedicata alla necessità di un dialogo costruttivo fra credenti e non credenti e fra credenti di diverse religioni che dia attuazione sia ai principi esposti nell’agenda 2030 sia in quelli riportati nella “Laudato si” di Papa Francesco.
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