E l’Università della Tuscia (Unitus) batte il record. Infatti al 15 dicembre, data di scadenza per le immatricolazioni, l’ateneo viterbese ha fatto registrare un +11% nelle immatricolazioni ai corsi di laurea triennale, un +22% ai corsi di laurea magistrale e un +17% nelle immatricolazioni ai due corsi di laurea quinquennali a ciclo unico. E va evidenziato che ci troviamo di fronte a numeri in controtendenza rispetto ai dati nazionali.
I motivi di questo exploit vanno ricercati nel numero di studenti stranieri che hanno scelto di iscriversi all’Università della Tuscia, +65% per le lauree magistrali e +113% per quelle triennali. “L’investimento sul miglioramento della dimensione internazionale dell’Ateneo – ha affermato il rettore, Stefano Ubertini – avviato tre anni fa sta generando effetti sorprendenti. Malgrado le limitazioni e le difficoltà prodotte dalla pandemia, il totale di studenti internazionali sfiora oggi il 5% dell’intera popolazione studentesca viterbese”. Entrando nel particolare delle aree culturali, vanno evidenziati il nuovo corso di laurea in Scienze Motorie in Sport, Benessere e Attività Motoria In Ambiente Naturale, in collaborazione con l’Università Foro Italico di Roma, che ha fatto registrare più di 120 matricole; Scienze Umanistiche che fa registrare un +46% di immatricolazioni, Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali con un +32%, Tecnologie Alimentari con un +20% ed Economia Aziendale con un +10%.
Ma non basta, crescono anche il corso quinquennale a ciclo unico in Giurisprudenza (+19%), Ingegneria industriale (+37%), grazie al nuovo curriculum per manutentori di aeromobili in collaborazione con la Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare e Scienze naturali e ambientali, che dopo due anni di forte criticità, ottiene un numero di immatricolati più che doppio rispetto allo scorso anno.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati delle immatricolazioni – non ha dubbi Ubertini – Unitus continua a crescere, in controtendenza rispetto al resto del Paese e questo ripaga lo sforzo sostenuto dalla nostra comunità in questi anni difficili segnati dalla pandemia. Incidono sicuramente la qualità della docenza e dell’orientamento, un’offerta formativa altamente qualificata che si amplia e si consolida, cui si affianca l’aumento del prestigio dell’ateneo soprattutto a livello internazionale. Ma una crescita così significativa va attribuita al lavoro svolto da tutto il personale docente e tecnico-amministrativo in tutti gli ambiti di un’organizzazione così complessa e specifica come la nostra”.
E poi ci sono gli effetti del protocollo con il Ministero della Pubblica amministrazione, denominato “PA 110 e lode”, che ha contato oltre 200 dipendenti pubblici immatricolati a Unitus, più del doppio rispetto allo scorso anno accademico. Motivo? I giovani sono attratti dai servizi aggiuntivi proposti e a loro riservati dall’ateneo della Tuscia.
Per quanto riguarda le lauree magistrali i dati (ancora provvisori visto che le iscrizioni termineranno alla fine di febbraio 2023) mostrano una crescita generalizzata in quasi tutti i corsi di laurea. L’incremento più significativo lo fanno registrare Forestry and Environmental Sciences, Marketing e Qualità, Amministrazione Finanza e Controllo, Informazione Digitale, Mechanical Engineering, Circular Economy, Security and Human Rights e nell’area delle scienze della vita con Biologia ed Ecologia Marina, Biologia Sperimentale e Bioinformatica e il nuovo corso in Scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana.
“Le attività di orientamento in ingresso – ha affermato Ilaria Armentano, referente del Rettore per l’orientamento in ingresso – si sono intensificate enormemente nell’ultimo anno con il ritorno delle attività in presenza. Abbiamo lavorato con le scuole proponendo attività che andassero oltre il classico orientamento, cercando di interessare le studentesse e gli studenti con esperienze, lezioni simulate e laboratori. Siamo già al lavoro per il prossimo anno accademico con scuole in Italia e all’estero e, grazie anche alle risorse messe a disposizione dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), puntiamo a crescere”.
Lascia un commento