“La negazione del diritto allo studio e dei diritti umani in generale va combattuta con l’accoglienza, la vicinanza e il supporto, favorendo la formazione e la crescita umana, diritti imprescindibili”: queste le parole del rettore dell’Università della Tuscia, Stefano Ubertini, che in risposta all’emergenza umanitaria che coinvolge Iran e Afghanistan, paesi devastati da conflitti interni, ha deciso di intraprendere azioni di sostegno in favore di giovani studentesse per garantirne il diritto allo studio.
Un decreto rettorale prevede infatti uno stanziamento di circa 100.000 euro che saranno utilizzati per sostenere oltre 16 studentesse che potranno contare su una serie di misure, quali la gratuità degli studi, l’alloggio (ove disponibil), contributi economici per vitto e alloggi esterni, un servizio di tutoraggio negli studi e la possibilità di fruire degli insegnamenti on line.
Si tratta di un’azione che coinvolge tutta la comunità accademica che la ritiene necessaria e che vuole anche lanciare un segnale di solidarietà e riscossa.
Da sempre impegnata sul fronte dell’internazionalizzazione (sono oltre 450 i Paesi stranieri con i quali Unitus, l’ateneo viterbese, intrattiene accordi di formazione) “quest’ultima iniziativa – come afferma il delegato del rettore per l’internazionalizzazione, Simone Severini – rappresenta un’opportunità per le studentesse e una risorsa per la nostra comunità studentesca come già avvenuto per l’accoglienza riservata alla delegazione ucraina di studentesse, studenti, personale docente e tecnico amministrativo, anche le studentesse afghane e iraniane saranno accolte ed entreranno a far parte della nostra comunità”.
L’ateneo vuole così fornire un aiuto concreto per concorrere alla possibilità, per queste giovani studentesse, di intraprendere un percorso di studio fondamentale per la costruzione del proprio futuro.
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