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Una settimana all’Elba pensando a Napoleone

di | 2019-08-10T14:37:35+02:00 11-8-2019 6:15|Attualità, Sezione 4|0 Commenti

ISOLA d’ELBA (Livorno) – Dare una sferzata al nostro stile di vita si può. Subito dopo il lungo periodo invernale trascorso in città, ci ritroviamo ad essere talmente assuefatti alle nostre abitudini da vedere il cambiamento come un percorso faticoso e difficile. Abbiamo bisogno di vacanza, ma non di una vacanza semplice. Abbiamo bisogno di una vacanza rigenerante che ci permetta di fare cose diverse dal solito e acquisire una nuova consapevolezza di benessere: un momento in cui soffermarsi a ragionare sulle nostre abitudini codificate e su come ci sembrino lontane e dove i pensieri ricorrenti saranno scomparsi lasciando spazio a sensazioni di relax.  

Se “vacanza” vuol dire staccare, andare fuori dagli schemi abituali di vita, oltre che spostarsi in un luogo diverso dal solito, l’Isola d’Elba è il posto ideale. Un’oasi verde e blu tra le acque nell’Arcipelago Toscano, dove la natura regna sovrana e dove risulterà estremamente facile ritrovare l’armonia del corpo e della mente. Mare turchese, un perimetro costiero eccezionalmente lungo e ricco di cale, calette e spiagge d’ogni tipo: sabbiose, di ghiaia, o addirittura nere, composte di minerali finissimi. Immersi nei profumi della macchia mediterranea, fra un bagno e l’altro, una vacanza in quest’isola da sogno  ha tutto un altro sapore, e non ci si può limitare a definirla “una vacanza al mare”.

Certo non si può dire che quest’isola sia miracolosa (forse lo sono un po’ tutte le isole), ma sicuramente l’Elba, con il suo concentrato di minerali, è permeata da un’atmosfera magica, più intensa che altrove, ideale per chi è alla ricerca di un ascolto interiore più intimo, per migliorare l’interazione col mondo. Quest’isola racchiude in sé il fascino e l’esclusività di un territorio puro e incontaminato, ricco di storia e di vicende di popoli da sempre baciati dal sole. Le spiagge e le scogliere, il vento, la terra, i profumi, i sapori, il duro lavoro dell’uomo, i paesini arrampicati sui monti, le terrazze sul mare non sono che l’inizio di un’isola che non delude mai.

Ogni giorno una nuova emozione da vivere, un nuovo luogo da scoprire; visitare l’Elba è una vera e propria esperienza di vita. Storia, sport, natura, divertimento, relax: ingredienti che fanno della vacanza all’Isola d’Elba un’esperienza indimenticabile. E le spiagge, caratterizzate dall’incredibile diversità di colori e tipologie, capaci di accontentare ogni gusto e desiderio, sono la meta ideale per vacanze da sogno, senza spendere una fortuna.

Oltre che per il mare cristallino, i colori della sua natura e la ricchezza dei suoi minerali, l’Isola d’Elba è nota in tutto il mondo per un grande personaggio della storia: Napoleone BonaparteAnche se sono trascorsi oltre 200 anni dallo sbarco all’Isola d’Elba le tracce dell’ex Imperatore di Francia sono ovunque. A cominciare dalla bandiera, bianca con una banda rossa sulla quale sono raffigurate tre api dorate. Lo stendardo fu fatto preparare da Napoleone al suo arrivo a Portoferraio, e ancora oggi è il simbolo degli abitanti dell’isola. All’Elba Napoleone trascorre 9 mesi di esilio, dal 4 maggio 1814 al 26 febbraio 1815. Poche settimane prima del suo arrivo abdicò dal trono di Francia in favore del legittimo re di Francia, Luigi XVIII conservando, però, il titolo di Imperatore e la sovranità sull’Isola d’Elba, che diventò Principato.

Fin dall’arrivo Napoleone si dà da fare per migliorare la vita dell’isola. Le vie di Portoferraio vengono allargate, altre strade costruite e a Rio nell’Elba vengono inaugurate nuove miniere di ferro. In breve l’isola risplende di una luce nuova, una luce imperiale. Arrivano damigelle, sarte, balli in maschera e le feste parigine animano la nuova piccola corte. Di quei fasti è rimasta traccia in ogni angolo a partire dalle residenze dell’Imperatore. Per il suo alloggio Napoleone fa ristrutturare alcuni edifici amministrativi, l’attuale complesso della Palazzina dei Mulini (oggi Museo Nazionale), situato nel piazzale che porta inevitabilmente il nome di Napoleone. La struttura viene scelta per la posizione strategica, che consente un’ampia vista sul mare. Come residenza estiva riadatta invece la Villa di San Martino, 5 chilometri nell’entroterra in direzione Procchio – Marina di Campo. Altri luoghi napoleonici a Portoferraio sono la Chiesa della Misericordia che custodisce i calchi della mano e del volto dell’Imperatore e il Teatro dei Vigilanti, nella chiesa sconsacrata del Carmine. Poi, nei pressi del paesino del Poggio, sul Monte Capanne, c’è la famosa Acqua della Fonte di Napoleone che pare dispensi proprietà benefiche e nelle vicinanze di Punta della Zanca (uno dei posti migliori per fare immersioni all’Elba) è presente una roccia detta Sedia di Napoleone perché da lì l’Imperatore ammirava nostalgicamente la sua Corsica, terra natia.

Nonostante la permanenza all’Elba non duri molto (il 26 febbraio 1815, al termine del ballo di Carnevale al Teatro dei Vigilanti, Napoleone salpa in gran segreto da Portoferraio verso la Francia) l’Imperatore lascia sull’Isola un segno indelebile. La fuga organizzata in fretta e furia gli fa abbandonare molti oggetti personali, tra cui oltre 2000 libri, che ancora oggi sono visibili tra la Palazzina dei Mulini e la Villa di San Martino. Anche se solo per nove mesi Napoleone governò l’isola d’Elba, riuscì ad instaurare un buon rapporto con gli abitanti del posto e il segno lasciato dall’imperatore francese è ancora così forte tanto che il 5 maggio di ogni anno il condottiere viene ricordato con affetto e stima ed in suo onore vengono organizzati grandi festeggiamenti e rievocazioni storiche;  inoltre, nella chiesa della Misericordia dove sono ancora conservate le sue vestigia, viene celebrata una messa in suo suffragio. Un modo per far rivivere agli abitanti dell’Elba, e non solo, gli antichi fasti imperiali.

Adele Paglialunga

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