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“Un bosco da fiaba” per grandi e piccoli

di | 2024-02-01T18:27:23+01:00 4-2-2024 5:00|Sezione 1, Viaggi|0 Commenti

PAU (Oristano)- Nella regione della Marmilla, posta nella zona centro-meridionale della Sardegna, delimitata a ovest e a sud dal Campidano, a nord-ovest dal monte Arci, a nord dalla Giara di Gesturi e dalla Giara di Serri e a est dal Flumini Mannu, è presente “Un bosco da fiaba”. Le secolari e maestose cime degli alberi svettano nel piccolo comune di Pau, in provincia di Oristano, in un monte che migliaia di anni fa era un vulcano (il monte Arci, appunto). Il territorio della Marmilla risale al miocene e il nome deriva, probabilmente, dalle vaste colline tondeggianti somiglianti a mammelle o dalla presenza, nella zona, di molte paludi; perciò il paesaggio poteva apparire costellato da “mille mari”.

Ossidiana nel Sentiero della pineta Sennixeddu

 

Qui, alle pendici del monte Arci, anticamente c’era il più grande giacimento sardo di ossidiana, l’oro nero della preistoria isolana, oggi conservato nell’unica struttura museale monotematica in Europa, il museo dell’Ossidiana di Pau. Nel parco dell’ossidiana, dove si possono attraversare sentieri in cui è ancora presente il materiale vetroso, grazie all’associazione culturale Menabò e al contributo del comune di Pau è nato un bosco da fiaba, ricco di storie e di magia, talmente particolare che inebria con i suoi colori e i suoi profumi che restano dentro e conquistano il cuore. Il bosco corre lungo le pendici del monte Arci.

In questo luogo, che oggi è un sito archeologico, veniva eseguita una prima fase di lavorazione dell’ossidiana per ottenere un prodotto semi-lavorato da vendere agli artigiani dei paesi più lontani per realizzare utensili e, in particolare, lame. Passeggiare nel bosco è una vera e propria esperienza immersiva che cattura e coinvolgeil visitatore grazie alla magia e al fascino della foresta incantata, abitata e protetta da creature fantastiche. Suoni, colori e profumi sono la cornice ideale per una gita fuori porta che ha un tocco di inusuale e di magico.

Il Museo dell’Ossidiana

Lungo il percorso che ha inizio attraversando il sentiero che parte dalla pineta Sennixeddu (un bosco di alto fusto con alberi di pino, leccio e sughera), si potranno incontrare strani personaggi e oggetti molto particolari. Qui, infatti, è possibile vedere le installazioni del progetto “Arte e natura”, che si ispira alla favola di Cappuccetto Rosso, che è stato ideato e messo in atto nel 2016 dall’associazione Menabò, che gestisce anche il Museo dell’Ossidiana di Pau. La creazione di “Un bosco da fiaba” ha permesso di riaprire un vecchio sentiero garantendo alla comunità e ai visitatori di godere di un nuovo pezzetto di bosco poco conosciuto e prima poco curato.

Il Museo dell’Ossidiana

In questo angolo di paradiso sono state installate 3 opere ispirate appunto alla rivisitazione della fiaba di Cappuccetto Rosso, dove la Bambina dalla mantellina col cappuccio rosso e il lupo cattivo, tra lecci e pini, rivivono la loro storia in una modalità nuova e inedita che sovverte lo scritto originale. Le tre installazioni fiabesche hanno nomi accattivanti: “Nella pancia del lupo”, “In bocca al lupo” e “Col cuore in gola”. La prima è nata da un’idea della Menabò ed è stata realizzata con il contributo dell’Agenzia Regionale Forestas e da un gruppo di adolescenti volontari di Cagliari, Villasimius e Pau. La seconda è stata originata da un’illustrazione di Fiabolarte realizzata e condivisa dalla Menabò. La terza è stata ideata e realizzata da Devid Strussiat, direttore artistico, che ha affermato che le sue sono “opere dalla semplice lettura iconografica, ma capaci di dialogare con i luoghi e con le storie” tutte da scoprire di questo luogo incantato.

Il gufo del Parco Pau

Il cervo

Se c’è un bosco a misura di bambino è sicuramente quello di Pau. Qui, si potrà essere assaliti dalla curiosità di conoscere i custodi del bosco come “Cernunnos” (un maestoso ed imponente cervo con lo sguardo rivolto verso il cielo), “Pauriccio” (un riccio dai 48 aculei non appuntiti) e ”Assiolo” (un rapace simile a un gigantesco gufo dagli occhi spalancati), ma si potrà ammirare persino la creazione di Simone Paulin e Giacomo Baradel che ritrae un gigante che contempla un’antica fontana, immerso nei pensieri, ma estasiato sentendosi in comunione con la natura.

Raggiungere il parco (dove i bambini possono giocare, scoprire e visitare un originale sito archeologico e i grandi immergersi nella natura, ascoltando le voci e i silenzi di un luogo fantastico che li può far ritornare piccini) è abbastanza facile perché è ben segnalato dalle numerose indicazioni nel paese. Non sarebbe male fare una capatina anche al Museo dell’Ossidiana.

L’Arte in Natura nel Parco dell’Ossidiana di Pau, come affermato dagli artefici del progetto, è “la creatività umana in dialogo con le voci e i silenzi del bosco”.

Virginia Mariane

Nell’immagine di copertina, il parco pineta Sennixeddu

Amante del buon cibo, di un libro, della storia, dell’archeologia, dei viaggi e della musica

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