MILANO – Con l’intera filiera della musica quasi ferma, si evidenziano gli effetti anche sul mercato discografico italiano; negozi e catene di intrattenimento chiuse, molte pubblicazioni di dischi rimandate, offrono un quadro potenzialmente molto negativo. Sono infatti evidenti i cali sul segmento fisico (cd e vinili) di oltre il 60%, sui diritti connessi di oltre il 70% (dovuta alla chiusura di esercizi commerciali e all’assenza di eventi). Anche lo streaming ha sofferto a causa dell’assenza di nuovi dischi che, solitamente, fanno da traino agli ascolti, e della scarsa mobilità dei consumatori (secondo i dati IFPI, in Italia il 76% di chi ascolta musica lo fa in auto, e il 43% nel tragitto casa-lavoro). In deciso declino il segmento fisico, ora sceso del 13,8% e se il cd segna –20,9%, il vinile riesce invece a tenere con un +7,3%. Negli ultimi mesi la quota del segmento di mercato del digitale in Italia ha continuato a crescere raggiungendo l’85% di tutti i ricavi; in tale contesto lo streaming rappresenta l’80%, segnando una crescita del 25,3%.
Nel 2020 sono entrate in vigore alcune novità nella “Top of the music” in considerazione delle mutate condizioni del mercato: le vendite delle compilation sono state conteggiate insieme a quelle degli album; la seconda novità riguarda le soglie per l’attribuzione delle certificazioni dei singoli passati da 25.000 a 35.000 per l’oro e da 50.000 a 70.000 per il platino, mentre gli album sono rimasti a 25.000 per l’oro e 50.000 per il platino. La classifica degli album più venduti in Italia ha aperto l’anno con Tha Supreme (23 6451), seguito da Brunori Sas (Cip!) e J-Ax (ReAle); nelle settimane successive si sono avvicendati Me Contro Te (Il fantadisco dei Me Contro Te), Ghali (DNA), Nitro (Garbage), The Weeknd (Afterhours), Pearl Jam (Gigaton), Marracash (Persona), Dark Polo Gang (Dark Polo Club), Drefgold (ELO), Lady Gaga (Chromatica), Tedua (Vita vera mixtape), Ernia (Gemelli), Gué Pequeno (Mr.Fini), Lazza (J), Achille Lauro (1990), Irama (Crepe), Gigi D’Alessio (Buongiorno), FSK Satellite (Padre figlio e spirito), Emis Killa & Jake La Furia (17), Bloody Vinyl (BV3), Bruce Springfield (Letter to you), Renato Zero (Zerosettanta volume due), Tiziano Ferro (Accetto miracoli L’esperienza degli altri), AC/DC (Power up), Sfera Ebbasta (Famoso) e Ligabue (7).
Fra le compilation ha svettato al primo posto della classifica solo “Sanremo 2020” per una sola settimana. Sonia Mosca di Castellamare di Stabia ha vinto il 3 gennaio la seconda edizione di “All Together Now” condotta da Michelle Hunziker: in passato aveva preso parte senza successo a “X Factor” e “Ti lascio una canzone”; la terza edizione si è invece chiusa il 12 dicembre con la vittoria di Eki (nome d’arte di Kam Cahayadi) 33 anni di Giacarta, seconda la favorita Dalila Cavalera. A Sanremo Diodato vince l’8 febbraio il 70° Festival della Canzone Italiana nella categoria big con “Fai rumore”, oltre ad aver ricevuto anche il Premio della Critica Mia Martini, il Premio della Sala Stampa Radio, Tv e Web Lucio Dalla e, alla vigilia di Sanremo, il Premio Lunezia per il valore musical-letterario; con “Che vita meravigliosa”, brano colonna sonora del film “La dea fortuna” di Ferzan Ozpetek, Diodato ha poi vinto il David di Donatello come migliore canzone originale.
Irama ha vinto il 5 giugno “Amici Speciali”, la maratona benefica condotta da Maria De Filippi su Canale 5, volta a raggiungere obiettivi utili all’emergenza epidemiologica; durante la serata Irama ha proposto un emozionante monologo, scritto da lui, dedicato a George Floyde al suo ultimo respiro. Il singolo “Mediterranea” di Irama, contenuto nell’EP “Crepe” e certificato triplo platino, è stato in vetta per settimane a tutte le classifiche, è stato incoronato brano dell’estate ed è la canzone più ascoltata nel 2020 sulla piattaforma Spotify. La 63esima edizione del festival di Castrocaro è stata vinta il 27 agosto dal quartetto milanese Watt che, con il brano “Fiori da Hiroshima”, la cui finalissima è andata in onda su Rai 2 e in simulcast su Rai Radio 2. In un’Arena di Verona completamente vuota e senza pubblico, il 9 settembre si sono esibiti 50 artisti che hanno dato vita allo spettacolo unico ed irripetibile “RTL 102.5 Power Hits Estate” che ha incoronato “Karaoke”, cantata dai Boomdabash & Alessandra Amoroso, brano tormentone dell’estate 2020.
La diciassettenne Elisa Coclite, in arte Casadilego, è la vincitrice il 10 dicembre di X Factor 2020 su Sky. Elodie nel 2020 si aggiudica il primato della classifica di Spotify Italia come donna più ascoltata della piattaforma; l’artista romana, con quasi 2 milioni di ascoltatori mensili, è l’unica presente nella Top200 Italia con tre brani, la sua “Guaranà” e i feat. “Ciclone” di Takagi e Ketra e “Parli parli” di Carl Brave, mentre l’album “This is Elodie” ad oggi ha superato i 360 milioni di stream complessivi ed è l’album di una donna più venduto del 2020 nel nostro Paese: tra le tracce presenti al suo interno ci sono le hit multiplatino “Guaranà”, “Andromeda”, “Margarita”, “Pensare Male” e “Nero Bali”. ‘Hypnotized’ di Purple Disco Machine & Sophie and The Giants è il singolo più ascoltato in radio nel 2020, secondo i dati rilevati da Radiomonitor. Un anno da ricordare quello di Rocco Hunt che è riuscito a chiudere in bellezza grazie a un grande riconoscimento da parte di Vevo Italia, quello di artista più visto del 2020.
Numerosi i decessi di questo anno infausto. Il 3 gennaio è morto suicida il musicista Franco Ciani: è stato il primo marito di Anna Oxa per cui scrisse “Tutti i brividi del mondo” e Ti lascerò” brano vincitore del festival di Sanremo 1989 in coppia con Fausto Leali. Aveva 84 anni il soprano Mirella Freni che si è spenta il 9 febbraio a Modena. Deceduta il 6 marzo all’età di 76 anni Barbara Martin, voce del gruppo The Supremes di cui fece parte anche Diana Ross. Il sassofonista e compositore camerunese Manu Dibango è scomparso il 24 marzo all’età di 86 anni a causa del Covid-19; il giorno dopo anche Detto Mariano si è spento per Coronavirus all’età di 82 anni a Milano, conosciuto da tutti per essere stato arrangiatore e produttore soprattutto per Adriano Celentano. È morto all’età di 87 anni il 9 maggio Little Richard, uno dei padri fondatori del rock and roll, indimenticato interprete di “Tutti frutti”, “Long tall Sally”, “Lucille” e “Good golly miss molly”. Il direttore d’orchestra torinese Ezio Bosso si è spento il 15 maggio nella sua casa di Bologna a causa del degenerare delle patologie che lo affliggevano da anni.
È morto il 9 giugno all’età di 53 anni Pau Donés, leader e cantante degli Jarabedepalo: indimenticati i successi “La flaca” e “Depende” e “Bonito” ft Jovanotti. È morto il 6 luglio a 91 anni, in una clinica romana, il premio Oscar Ennio Morricone, grande musicista e compositore, autore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e mondiale da “Per un pugno di dollari” a “Mission”, “C’era una volta in America”, “Nuovo cinema Paradiso”. È morta a Parigi, all’età di 93 anni il 23 settembre, la cantante e attrice francese Juliette Greco. In California è morto il 6 ottobre Eddie Van Halen a 65 anni, leggenda del rock, fondatore e chitarrista dei Van Halen. È morto il 18 ottobre Alfredo Cerruti, fondatore e voce degli Squallor che esordirono con “38 luglio” nel 1971: molto chiacchierata fu la sua love story con Mina ma è stato anche, insieme a Renzo Arbore, una delle menti geniali dietro a “Indietro tutta”. A Roma è morto il 6 novembre a 72 anni Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh dal 1971 al 2009 e poi tra il 2015 e il 2016, quando il gruppo ha dato l’addio alle scene. Addio il 19 dicembre a Erminio “Pepe” Salvaderi, colonna dello storico complesso Dik Dik.
Franco Gigante
Nell’immagine di copertina, i Boomdabash con Alessandra Amoroso
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