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Turismo lento, così si scopre un’altra Italia

di | 2019-04-26T12:10:42+02:00 28-4-2019 6:15|Attualità, Sezione 4|0 Commenti

ROMA – Turismo di massa? No, grazie: quest’anno solo slow tourism. Il 2019 è l’anno del turismo lento, che si potrebbe definire come la scelta di una filosofia di vita (che ridefinisce il concetto di tempo in relazione al rispetto della persona e dei suoi equilibri) applicata ai momenti di svago e relax per favorire esperienze di viaggio innovative.

In una società sempre più frenetica come quella attuale in cui sembra che non si faccia mai abbastanza, in cui le aspettative aumentano a dismisura e la pressione, a volte, diventa insopportabile affrontare la sfida per arrivare al benessere psico-fisico della persona è un’esigenza che si fa, di giorno in giorno, sempre più impellente. “La tecnologia ha reso più veloci le comunicazioni fra gli uomini ma quelle tra i neuroni sono rimaste immutate”, scrive Lamberto Maffei, professore emerito di Neurobiologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, nel suo libro “Elogio della lentezza”. Per cui è importante che il nostro tempo libero, oggi più che mai, si nutra di  riflessione e di tranquillità e lo slow tourism  potrebbe essere il modo migliore per realizzare tali condizioni.

Alcuni esempi di turismo lento possono essere escursioni in treni storici, gli itinerari culturali , i cammini, le ciclovie, i viaggi a cavallo, i percorsi legati alla scoperta dell’artigianato locale ma l’esperienza turistica slow può avvenire anche in altri modi come una passeggiata fra le piccole vie di un borgo o fra le strade di una città d’arte o ancora facendo una camminata nel bosco oppure in una gita in barca alla scoperta di calette sconosciute. Il viaggiatore “lento” è colui che vuole imparare a conoscere e rispettare il territorio, la cultura e la società che lo circonda approcciandosi alla stessa con  una nuova consapevolezza e assaporando tale esperienza prendendosi tutto il tempo necessario per farlo.
Viene da sé che l’offerta del turismo lento non può essere la stessa del turismo di massa poiché si tratta di una fruizione del territorio non basata sul “mordi e fuggi”, ma su una lentezza che permette di comprendere meglio ciò che si visita. Ben spiegava nel 2017, a proposito di tale iniziativa, l’allora ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini: “Il 2019, anno del turismo lento, sarà un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative. Investire sul turismo sostenibile è una strategia di sviluppo  che ha come fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico”.

Sono queste le finalità che promuovono lo slow tourist e grazie  alle stesse nasce anche l’esigenza di individuare alloggi che rispecchiano lo spirito di tale esperienza. Il turismo lento, infatti, non privilegia la scelta di alberghi o hotel ma preferisce come alloggi più adatti ad una simile esperienza di viaggio  gli agriturismi e i  B&B che permettono un maggior coinvolgimento del viaggiatore nel contesto locale e che rispettano generalmente i criteri di sostenibilità tipici di questo tipo di turismo. Ma ci sono anche altre soluzioni che rappresentano un modo innovativo di ospitalità turistica italiana e sono quelle che riguardano il recupero degli immobili all’interno di un borgo o di una cittadina rendendoli idonei all’ospitalità turistica, in tal modo i viaggiatori possono soggiornare all’interno di case come veri cittadini temporanei ma usufruendo di tutte le comodità tipiche di un hotel. A completare il  contesto, contribuisce anche la sfera enogastronomica poiché durante l’esperienza slow non può mancare al viaggiatore l’approccio con i sapori e le produzioni tipiche del territorio visitato.

E allora perché non lasciarsi tentare, perché non andare alla scoperta di luoghi meno conosciuti ma non per questo meno belli e coinvolgenti? Piccoli gioielli del nostro ricco patrimonio paesaggistico, artistico e culturale da vivere in modo diverso e alternativo: si può cominciare anche subito a scegliere la meta del prossimo weekend, del prossimo ponte festivo o delle prossime vacanze estive. L’Italia è bella, è varia e offre davvero tante opportunità ed Internet  aiuta nella scelta delle mete e delle location che si identificano con lo stile slow tourist: c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Silvia Fornari

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