//Boom del turismo nonostante la guerra

Boom del turismo nonostante la guerra

di | 2023-04-03T09:58:41+02:00 2-4-2023 7:00|Punto e Virgola|0 Commenti

In un periodo in cui le notizie positive sono davvero scarse, sotterrate da valanghe di negatività atroci e diffuse, qualche barlume di luce e speranza arriva dalle previsioni sui flussi turistici per le ormai prossime festività pasquali. Sono attese, infatti, 6,7 milioni di presenze nell’intera struttura ricettiva italiana: il 7,3% in più rispetto al 2022. Una boccata di ossigeno fondamentale non solo per i comparti dell’accoglienza, della ristorazione e, in generale, del tempo libero, ma per l’intero sistema Italia che, sempre secondo le proiezioni degli esperti, nel 2023 crescerà pochissimo. E non è affatto difficile immaginare, pur senza possedere competenze in economia, quanto sia importante per tutti rilanciare lo sviluppo e la crescita.

Un aumento trainato dalle presenze straniere, protagoniste di una crescita boom: nel fine settimana pasquale saranno infatti 3,3 milioni, il 49% del totale e il 12,1% in più rispetto allo scorso anno. Ma anche la domanda da parte dei turisti italiani – che per ora è stimata a 3,4 milioni di presenze – potrebbe riprendere quota: sul rallentamento, infatti, incide anche l’incertezza meteo di questi giorni. Emerge dall’indagine realizzata da Cst per Assoturismo Confesercenti, secondo cui per la settimana delle festività pasquali si stimano 469 mila presenze in più rispetto al 2022, con il 65% delle sistemazioni disponibili nelle strutture ricettive già prenotate.

La tendenza attesa è positiva in tutto il Paese, anche se non uniforme per tutte le tipologie di offerta e tutte le aree.
Saranno le regioni del Centro Italia a registrare le variazioni più significative dei flussi con il +9,3% (+4,5% di italiani e +14,7% di stranieri), seguite dalle regioni del Nord Est con il +7,2% (+3,4% di italiani e +10,9% di stranieri) e del Sud-Isole con il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Per il Nord Ovest la stima è del +5,4% (+2,1% di italiani e +9,2% di stranieri).

I turisti stranieri visiteranno soprattutto città/centri d’arte, le aree dei laghi, le località di montagna e le aree rurali e di collina. Invece, la domanda italiana sarà maggioritaria nelle località costiere e termali. Per le prossime festività pasquali si registrerà un consistente aumento di interesse verso l’Italia, soprattutto da parte di visitatori tedeschi, francesi, britannici, statunitensi, svizzeri, olandesi, austriaci e polacchi che in parte compenseranno le quote ancora mancanti dei mercati quali Cina, Russia, Giappone, Australia, Corea del Sud, India, Brasile, Canada. Un leggero aumento delle prenotazioni è stato segnalato anche per i turisti provenienti dalla Spagna e dal Belgio.

Non appaia blasfemo, o quanto meno inopportuno, parlare di divertimento quando alle porte di casa infuria una sanguinosa guerra, le cui conseguenze sono purtroppo ancora tutte da scrivere. Di pace si parla ogni giorno e a tutte le latitudini, ma di concreti passi in avanti se ne vedono davvero pochi. Anzi, lo scontro sta assumendo sempre più le caratteristiche più temute e pericolose: non ci sono atti ufficiali, ma in concreto la battaglia si sta trasformando in uno scontro tra Russia e Stati Uniti. Con tutte le conseguenze del caso.

Basti pensare all’arresto da parte delle autorità di Mosca del giornalista del Wall Streeet Journal e la risposta degli Usa che hanno chiesto a tutti i cittadini statunitensi attualmente presenti in Russia di lasciare immediatamente quel Paese. Non è una dichiarazione di guerra, ma la situazione sta precipitando verso un baratro al termine del quale c’è solo l’uso delle armi nucleari. La recente iniziativa della Cina è ancora nella fase embrionale: la proposta di pace in 12 punti è sicuramente da limare, presenta mancanze ed è abbastanza sbilanciata sul versante Putin, ma è una base sulla quale si può e si deve cominciare a discutere. E peraltro, senza l’appoggio dell’intero Occidente e della Nato (quindi gli Usa), l’Ucraina intera (non solo le province russofone) già da tempo sarebbe stata spazzata via.

Papa Francesco sofferente

E’ senza dubbio un panorama angosciante, nel quale si è inserita nei giorni scorsi anche la notizia delle non buone condizioni di salute del Papa. Per fortuna, la faccenda si è risolta con un breve ricovero in ospedale e con il ritorno del Pontefice alle normali attività. Il mondo intero ha potuto tirare un enorme sospiro di sollievo: è vero, il Vaticano non ha divisioni militari da schierare, ma la sua autorità morale è unanimemente riconosciuta. In particolare, la voce di Francesco è spesso risuonata in modo potente.

Papa Francesco lascia il Policlinico Gemelli

Magari il leader cinese (con il suo enorme potere economico e militare) e il capo della Chiesa cattolica (con il suo incontrovertibile carisma) potrebbero unire le forze e provare a tracciare un percorso che porti innanzitutto ad un immediato “cessate il fuoco” e poi ad una pace stabile, magari da affidare all’Onu e ai caschi blu. E’ una speranza, probabilmente labile e irrealizzabile, ma al momento altre ipotesi concrete non se ne vedono. Purtroppo.
Buona domenica.

 

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