MACERATA – Pamela Mastropietro è stata uccisa e martoriata da tre nigeriani. La Procura di Macerata ha chiuso le indagini e sembra non aver dubbi sui rensponabili, Oltre a Oshegale, che è già in carcere, il cerchio si è stretto su gli altri due fermati, di cui uno proprio mentre cercava di scappare in Svizzera. Entrambi sono formalmente indagati, così come Oshegale. Quindi in totale il numero dei fermati sale a tre. Il sezionamento e l’occultamento del corpo sarebbe stato fatto da più persone ma Pamela non sarebbe morta per overdose bensì a causa di “un’attività umana”. Motivo per cui i reati ipotizzati dalla procura di Macerata ora sono quelli di omicidio, vilipendio, occultamento di cadavere e concorso in spaccio di stupefacenti.
Ora gli inquirenti, con l’ausilio anche di indagini tecniche e informatiche, stanno vagliando movimenti e alibi relativi a quel 30 gennaio, l’ultimo giorno di vita di Pamela che, dopo essersi allontanata il 29 gennaio dalla comunità di recupero Pars di Corridonia, era arrivata a Macerata e aveva contattato Oseghale per procurarsi la droga.
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