RIETI – 2023-2026: VIII centenario della Regola Bollata e del primo presepe (1223), le stimmate della Verna (1224), il cantico delle Creature (1225), la morte (1226) e nel 2025 il Giubileo. L’intera famiglia francescana, con i ministri generali dei vari ordini e le diocesi di Rieti, Assisi, Arezzo, ha siglato un protocollo d’intesa per le celebrazioni di questi tre anni e il Ministero della Cultura ha istituito il Comitato Nazionale, il cui manager culturale è Paolo Dalla Sega.
La VI edizione de “La Valle del Primo Presepe”, con il contributo anche della Fondazione Varrone, è stata presentata da Raffaella Pitz e per l’occasione è molto più articolata delle precedenti, con esposizioni, installazioni, eventi, arti e antichi mestieri, concorsi, musica, presepi artistici, di carta, artigianali. Il Maestro Leonardo De Amicis sta inoltre organizzando un evento musicale speciale da trasmettere in televisione. “Non abbiamo più bisogno di andare in Terra Santa”, così forse ha pensato Francesco al suo ritorno da Betlemme, dove era andato da cavaliere, armato di spada. Molti non potevano permettersi di recarsi in Terra Santa, senza correre pericoli e Francesco, dopo questa esperienza personale, ebbe la sua svolta spirituale e teologica.
Dal 1223 la nostra Betlemme è nella Valle Santa e qui Francesco ha predicato un Dio umano, che perdona. Nel Cantico delle Creature lo chiama “Altissimo”, “Onnipotente” e “Buon Signore”, a Fonte Colombo scrisse La Regola, a Greccio fece la prima rievocazione della natività, a Poggio Bustone (dopo aver lasciato Assisi), il suo “Buongiorno brava gente”, alla Foresta il miracolo dell’uva: è il”Francesco da Rieti”, che si concentra sui poveri, i dimenticati, gli emarginati, proponendo a tutti l’accesso al volto di Dio in una Chiesa che non aveva più spazio per la predicazione del Vangelo e la povertà.
Il suo presepe, realizzato con l’aiuto dell’amico Giovanni Velita, è la rivelazione del grande annuncio cristiano, di un Dio che avrebbe assunto la condizione sociale del povero: un pensiero rivoluzionario, come il messaggio del Vangelo e del francescanesimo, che sono ancora tra di noi, pronti a parlare “a chi sa ascoltare con l’orecchio del cuore”. La lettera apostolica di Papa Francesco Admirabile Signum sul significato e il valore del Presepe, è stata firmata a Greccio il 1 dicembre 2019. La Valle Santa Reatina è un unicum ambientale, culturale e religioso. La VI edizione delle manifestazioni della Valle del Primo presepe, è partita il 26 novembre a Rieti con l’anteprima al Teatro Flavio Vespasiano della rievocazione storica del primo presepe vivente a cura della Pro loco di Greccio e l’apertura della XXIV Mostra mercato dell’artigianato e dell’oggettistica del presepe al centro storico di Greccio (30 espositori artigiani e artisti, infinite idee regalo, orari e date fino all’8 gennaio nel sito del Comune), che anche quest’anno ha ottenuto il riconoscimento di qualifica Regionale.
Per l’ottavo centenario, il comune di Greccio ha istituito un premio rivolto agli espositori per la realizzazione del miglior Presepe di “Greccio 1223”. Presenti anche i produttori a km zero di “Campagna Amica”, della Coldiretti Rieti. Il 27 novembre alle 17 nella sala polifunzionale di Santa Lucia a Rieti “Il presepe e la Natività nella moneta italiana” presentazione del libro di Valentino Gunnella e inaugurazione dell’esposizione numismatica, il 29 novembre alle 9,30 processione francescana da Fonte Colombo a Rieti, alle 12 messa alla basilica di Sant’Agostino, con il Card. Josè Tolentino, alle 15,30 al teatro Flavio Vespasiano concerto della Fanfara dei Carabinieri di Roma, esposizione dell’opera sulla Regola Bollata a cura delle Pia Unione sant’Antonio da Padova, associazione porta d’Arce e Infioritalia. Il 3 e 4 dicembre alla chiesa di San Domenico a Rieti Laboratorio del gessetto, coinvolgendo i bambini, con i Madonnari di Bergamo; l’8 dicembre per tutta la giornata “Note in cammino”, rassegna musicale dedicata a cori, associazioni musicali, scuole e conservatori. Sempre a San Domenico il 10 e 11 dicembre contest creativo “Costruiamo il presepe con i mattoncini” a cura di “Sleghiamo la Fantasia”, il 18 dicembre alle 15,30 (e a seguire nel centro storico di Rieti) II ed. di Zampogne e Ciaramelle in festival, a cura di Archivio Aurunco, direzione Erasmo Treglia, Ambrogio Sparagna, Raffaello Simeoni, alle 18 in Cattedrale messa con benedizione dei Bambinelli.
Il 23 dicembre a San Domenico alle 18,30 concerto di Natale a cura della Banda Musicale Città di Rieti diretta dal Maestro Giancarlo Cecca, il 5 gennaio alle 16 sotto le volte di Palazzo Palale il Concerto “Aspettando i Re Magi” a cura della Young Music Band diretta dal Maestro Giancarlo Cecca. Il 7 gennaio momento di preghiera al santuario di Greccio con i ministri generali degli ordini francescani e a Rieti alla chiesa di San Domenico, per tutto il giorno, lo “Stargate Planetarium” la volta celeste vista con tecnologia laser 4K, assolutamente da non perdere, con Giulia Botticelli e Mario Silvestri. L’8 gennaio alle 17 al Teatro Flavio Vespasiano “Il passo umile e lieto”, anteprima della IV edizione del festival a cura di Ambrogio Sparagna, il 24 gennaio alle 18 al Teatro Flavio Vespasiano esibizione degli studenti del liceo classico Marco Terenzio Varrone “Più grande di tutto è l’Amore: Dante incontra Francesco 2023”.
Alle pendici del Santuario a Greccio si terrà la seconda rievocazione storica, il museo internazionale del Presepe avrà orario prolungato, sotto gli archi di Palazzo Papale a Rieti esposizione di opere monumentarli (la quadrilogia di Francesco Artese e l’opera di Piero Casentini), mercato medievale a cura della compagnia Arcieri di San Giovanni, presepi d’artista con linguaggio dell’arte contemporanea al salone papale a Rieti a cura dell’Apt della Basilicata, giardino medievale e opere di arte effimera con i Madonnari, alla chiesa di San Domenico a Rieti il concorso La scuola e il Presepe, all’oratorio di San Pietro Martire a Rieti i presepi a cura dell’associazione internazionale Amici del Presepe (a proposito lo sapevate che esistono anche presepi pasquali? È una tradizione europea).
Al chiostro della Beata Colomba a Rieti esposizione delle opere in concorso “Il presepe icona dell’incarnazione”, alla chiesa di Sant’Agostino le Icone di don Marco Tarquini. Nella sala mostre del comune di Rieti esposizione sul francescanesimo reatino a cura dell’associazione Hortus Simplicium e alla chiesa di Sant’Eusanio esposizione di ‘Bambinelli’ a cura della cooperativa sociale Loco Motiva. Un’edizione certamente particolare, per tutti i gusti, che proietta verso le celebrazioni del prossimo triennio, i dettagli del programma e gli orari sono nel sito lavalledelprimopresepe.it e nel sito istituzionale del Comune di Greccio, per un Natale diverso, per quanto possibile.
Francesca Sammarco
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