Si conclude oggi a Viterbo, nell’ambito della fiera dell’agricoltura biologica Tuscia in Bio, il progetto “Terra, cibo e turismo. Volani di inclusione”, finanziato da LazioCrea attraverso il programma di interventi regionali a sostegno delle cooperative sociali (legge regionale numero 24 del 27 giugno 1996) e gestito in ATI con Avvenire (capofila), Fattorie Solidali e Gea. Importante la partecipazione della Cooperativa Sociale Alicenova spresente con i ragazzi, le ragazze e gli operatori.
“Terra, cibo e turismo. Volani di inclusione” è un progetto di inclusione sociale e lavorativa che coinvolge dodici uomini e donne con disabilità in un percorso di rafforzamento delle competenze e di formazione professionale “on the job” in quattro settori: ristorazione, agricoltura sociale, turismo sostenibile e produzione casearia. “Con questo progetto – spiegano i responsabili – intendiamo sensibilizzare le aziende, la comunità e gli enti pubblici sull’importante tema dell’inclusione lavorativa e su come la valorizzazione delle diversità porti benessere e ricchezza alle persone e ai territori”.
Nello specifico, Alicenova segue tre beneficiari che si occupano di turismo sostenibile e ristorazione presso la struttura S’Osteria 38 di Acquapendente, mentre a Viterbo in Fattoria di Alice tre beneficiari sono impiegati nelle attività di agricoltura sociale e trasformazione con Fattorie Solidali. Inoltre, a Soriano nel Cimino altre tre persone fanno esperienza nelle mense collettive gestite da Avvenire e infine a Nepi nella Fattoria Crocevia altrettante stanno facendo esperienza nell’attività lattiero casearia e in agricoltura con Gea.
L’evento Tuscia in Bio è promosso da Slow Food Viterbo e Tuscia e prevede, tra l’altro, il mercato dei bio produttori locali, artigianato ecosostenibile, street food, laboratori per bambini, musica, animazione artistica e degustazioni.
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