Anno 2018, nel mondo aumenta il divario tra ricchi e poveri. Ventisei ultramiliardari posseggono da soli l’equivalente della metà più povera del pianeta. Lo afferma il Rapporto Oxfam 2019 pubblicato alla vigilia del meeting annuale del Forum economico mondiale di Davos. E in Italia siamo in linea con i dati globali: il 20% più ricco dei nostri connazionali possiede, nello stesso periodo, circa il 72% dell’intera ricchezza nazionale. Il rapporto evidenzia, inoltre, una forte correlazione tra disuguaglianza economica e disuguaglianza di genere.
Ricchi, straricchi che da soli possono decidere le sorti di un’intera nazione, di milioni di persone, di interi continenti.
Il Rapporto Oxfam evidenzia la disparità del sistema economico globale (nel 2018 il patrimonio dei “super-ricchi” è aumentato del 12%, al ritmo di 2,5 miliardi di dollari al giorno e nello stesso periodo la metà più povera dell’umanità, circa 3,8 miliardi di persone, ha visto decrescere dell’11% quello che aveva). Ma non solo, l’imposizione fiscale iniqua che finisce col pesare di più sulle categorie povere della società tassando i redditi da lavoro e consumo; la diseguaglianza di genere (gli uomini possiedono oggi il 50% in più della ricchezza netta delle donne e controllano oltre l’86% delle aziende) ma soprattutto punta il dito su quelle diecimila persone che ogni giorno muoiono perché prive di cure sanitarie e assistenza.
I poveri vengono esclusi, abbandonati e dimenticati. In molti Paesi, lo afferma il Rapporto, un’istruzione e una sanità di qualità sono diventate un lusso che solo i più ricchi possono permettersi. Ogni giorno 10mila persone nel mondo muoiono perché non possono permettersi le cure mediche. Nei paesi in via di sviluppo un bambino di una famiglia povera ha il doppio delle possibilità di morire entro i 5 anni, rispetto a un suo coetaneo benestante. In un paese come il Kenya, un bambino di una famiglia ricca frequenterà la scuola per il doppio degli anni rispetto a un bambino proveniente da una famiglia senza mezzi. In altri Paesi molti bambini non sanno neppure cosa significa andare a scuola, non hanno mai visto un vero ospedale e la stessa alimentazione è affidata al caso e alla fortuna.
Che mondo è questo? Le cronache di tutti i giorni ci mostrano un’umanità sempre più egoista, violenta, razzista, che ha come meta il profitto ad ogni costo, dove la solidarietà soccombe ai nazionalisti, alla difesa dei propri privilegi. Si costruiscono muri per dividere popoli. Il Rapporto Oxfam ci mostra una situazione che continua a peggiorare, i dati non sono per niente incoraggianti. Inutili pure gli appelli del Papa: “Costruiamo ponti, non muri”.
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