Se ci si espone non troppo a lungo e con le dovute precauzioni, il sole ha numerosi effetti positivi, sia sul corpo sia sullo spirito. Non è solo per questo motivo, però, che in tanti in estate si dedicano all’abbronzatura. Infatti, molti lo fanno anche per poter sfoggiare una pelle dal colorito dorato. Per qualcuno abbronzarsi è addirittura una fissazione. In questi casi si parla di tanoressia (o sindrome compulsiva da sole), problema che tende a manifestarsi principalmente durante la bella stagione. L’ossessione per l’abbronzatura è un problema in primo luogo dermatologico, in quanto prolungate esposizioni al sole e ripetute lampade rappresentano un rischio per la pelle, soprattutto senza adeguata protezione.
Pur non essendo ancora stata codificata con precisione, la tanoressia è un problema della psiche che interessa principalmente due aree: quella delle dipendenze e quella dei disturbi ossessivo-compulsivi. Infatti, nelle persone che ne soffrono si riscontra una ricerca esasperata e continua dell’abbronzatura e il livello raggiunto non è ritenuto mai adeguato. È come se, fissando l’obiettivo di un’abbronzatura perfetta, si alzasse di continuo l’asticella a mano a mano che la pelle diventa più scura. A rischio di tanoressia (un po’ più comune fra le donne rispetto agli uomini), è chi è affetto da dismorfofobia e chi ha la fissazione per l’esercizio fisico. A esserne più interessati sono gli adolescenti: infatti, ne soffre circa il 7% di loro contro circa il 4% della popolazione generale.
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