ROMA – Nel corso di una cerimonia di premiazione presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, a Roma, la Fondazione per l’Educazione Ambientale Italia (FEE – Foundation for Environmental Education) ha presentato l’elenco delle località rivierasche che hanno ottenuto l’ambita e prestigiosa certificazione internazionale di qualità del mare ed ecosostenibilità ambientale Bandiera Blu 2024, nell’ambito del programma dedicato internazionale di FEE in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite – UNWTO, istituito nel 1987, Anno Europeo dell’Ambiente, intorno al binomio “ambiente-turismo”. Lo slogan scelto per questa 38ma edizione è: Il presente cambia il futuro.
Quest’anno, 236 Comuni balneari italiani – 10 in più rispetto alla precedente edizione –, 485 spiagge, 81 approdi turistici, hanno ottenuto l’ambito riconoscimento internazionale. Si tratta di oltre l’11 per cento su scala mondiale. Sono 14, le località balneari italiane, 10 i Comuni, che hanno ottenuto quest’anno per la prima volta l’ambito riconoscimento internazionale di qualità ambientale. Le Bandiere Blu new entry di questa 38ma edizione, da Nord a Sud, sono: Trentino Alto Adige: Tenno (TN) e Vallelaghi (TN); Liguria: Recco (GE) e Borgio Verezzi (SV); Marche: Porto Sant’Elpidio (FM); Abruzzo: Ortona (CH); Campania: Cellole (CA); Puglia: Lecce (LE), Patù (LE) e Manduria (TA); Calabria: Parghelia (VV); Sicilia: Letojanni (ME), Taormina (ME) e Scicli (RG). Non sono stati riconfermati, invece: Ameglia e Taggia in Liguria, Margherita di Savoia in Puglia e Marciana Marina in Toscana.
«Bandiera Blu rappresenta per i turisti un valore importante nella scelta della meta turistica – dichiara Claudio Mazza, presidente di FEE Italia -. Anche quest’anno registriamo un incremento dei Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Blu, in modo omogeneo da Nord a Sud. La parte importante di questo programma è, però, il percorso per il riconoscimento, impostato sul miglioramento continuo: a piccoli passi, concreti, nel tempo, con il “sacro fuoco” della sostenibilità, nell’ambito di una visione olistica di gestione dei territori, migliorano i servizi, la qualità della vita dei cittadini, le presenze turistiche». E ha aggiunto: «Il turismo sostenibile non è una nicchia del turismo: il turismo, se non è sostenibile, non è praticabile. È quello che chiedono i grandi Tour Operators, che intercettano la domanda dei turisti: quasi il 75 per cento di chi viaggia è disposto a pagare il 10 per cento in più di prezzo per destinazioni ecosostenibili. Il mercato può orientare le scelte degli operatori verso la sostenibilità, ambientale, economica e sociale».
«La nostra Italia è sempre più blu – commenta Daniela Santanchè, ministro del Turismo -. Con l’ingresso delle nuove località Bandiera Blu 2024, l’Italia sale a quota 485 spiagge certificate per l’eccellente qualità del mare e le buone pratiche di sostenibilità ambientale, ossia oltre l’11 per cento di quelle premiate al mondo: un riconoscimento che attesta, ancora una volta, l’alto livello dell’offerta italiana, in termini ecologici, di servizi e di accoglienza. Oltre a essere un alleato in più nell’accrescere la competitività, la visibilità e la reputazione delle strutture nazionali e del brand Italia».
La Bandiera Blu è assegnata ogni anno da una Commissione – della quale fa parte anche il Ministero del Turismo, fin dagli inizi storici del programma –, alle località costiere di destinazione turistica che abbiano presentato la candidatura, sulla base di 32 criteri di valutazione, che vengono aggiornati periodicamente, al fine di supportare le Amministrazioni locali in percorsi di gestione del territorio di sviluppo eco-sostenibile. Sono quattro le aree d’interesse: qualità delle acque, educazione e informazione ambientale, gestione del territorio, servizi e sicurezza. Il requisito essenziale è che le acque di balneazione e le spiagge siano risultate pulite e di qualità “eccellente” nel corso degli ultimi quattro anni, sulla base delle analisi effettuate per l’Italia dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), nell’ambito del programma nazionale di monitoraggio e campionamento coordinato dal Ministero della Salute. Una Giuria internazionale definisce i vincitori finali.
Tra gli indicatori compaiono la pulizia delle spiagge, l’accessibilità “per tutti”, la sicurezza dei bagnanti, gli impianti di depurazione e gli allacci fognari, la cura dell’arredo urbano e delle spiagge, la raccolta differenziata e la corretta gestione dei rifiuti, l’efficienza energetica, l’attività di pesca, il valore paesaggistico, la tutela della biodiversità marina e la valorizzazione delle aree naturalistiche, i servizi turistici. Per la sezione Turismo, le variabili valutate sono l’offerta turistica e le informazioni ai turisti, la pressione e la densità, gli approdi, le aree attrezzate per camper, le piste ciclabili, la presenza di strutture ricettive con certificazione ambientale.
FEE è un’organizzazione non-governativa e no-profit, con sede in Danimarca, riconosciuta dall’UNESCO e presente in 81 Stati nei cinque continenti. Fondata nel 1981, con gli obiettivi statutari di educazione allo sviluppo sostenibile e della diffusione di “buone pratiche” di gestione ambientale nei territori, ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale per l’organizzazione di programmi internazionali, tra i quali Bandiera Blu, con due agenzie ONU: il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite – UNEP e l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite – UNWTO. FEE Italia è nata nel 1987 e gestisce, insieme a Bandiera Blu, i programmi: Eco-Schools, Green Key, Spighe Verdi, Young Reporters for the Environment e Learning about Forests.
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