ROMA – “Il mondo si sostiene da solo, è la nostra vita che è insostenibile, siamo noi che siamo disintegrati, stanchi di farci vedere sempre in forma. Se invece lasciamo vedere le nostre debolezze permettiamo all’altro di entrare in noi. Ognuno è irripetibile, insieme possiamo fare un’opera d’arte. Ci perdiamo tutti se non ci mettiamo insieme, prendendoci cura della nostra casa comune”: Simone Budini, project leader del CeSID (spin off dell’Università La Sapienza), Centro per la Sostenibilità, Inclusione e Digitalizzazione, all’interno della Luiss Business School, docente di Filosofia Politica presso l’Università Pontificia Salesiana e docente dei Lab su Business Ethics, CSR e Sustainability, ha ideato e realizzato corsi di formazione e trasformazione sulla sostenibilità; è stato ESG Advisor per aziende, è membro del CTS di NeXT (nuova economia X tutti) e board member dell’International Humanistic Management Association (humanisticesg.it). Nel suo intervento alla giornata di studio e formazione “Impresa, creatività giovanile e cura della casa comune” organizzata dall’associazione Greenaccord, Budini introduce una filosofia manageriale che si differenzia dal management scientifico, non in quanto negazione di questo, ma come integrazione utile a riportare le qualità umane, lo sviluppo sociale e le discipline umanistiche nelle strategie di business.
Molti gli interventi durante la giornata, tra filosofia, teologia, economia, nuove tecnologie per migliorare la casa comune, alla ricerca anche di uovo umanesimo e si vola alto con Luca Peyron, sacerdote, docente di teologia della trasformazione digitale dell’Università del Sacro Cuore di Milano, che parla dell’intelligenza artificiale: “Le macchine non sono solo annichilimento del lavoro, dipende dall’uso che se ne fa. La condizione umana è oggi una condizione digitale e l’intelligenza artificiale ne è la tecnologia di frontiera. Una linea rossa dove si combatte una battaglia senza esclusione di colpi per la supremazia geopolitica, per il dominio sui mercati e la sopravvivenza delle imprese e dove si combatte una non meno cruenta battaglia sulla visione dell’umano e del suo futuro. L’intelligenza artificiale (che intelligente non è, e che non esiste in sé), vive delle sue narrazioni e rivela la contraddizione umana di sempre: bene e male, vita e morte, passato e futuro. Ma se è una questione umana, è anche una questione divina. Alla tecnologia dobbiamo chiedere aiuto per raggiungere obiettivi alti”.
Leonardo Bocchetti, docente di Economia Politica all’Università Tor Vergata di Roma (“Quale economia green per i giovani”), richiama alla responsabilità individuale: “Bisogna creare valore economico senza danneggiare, riducendo le polveri sottili, azzerare le emissioni entro il 2050. Non si deve partire dalla politica, ma dall’economa generata dalla società civile, chiave per la costruzione di un’economia green. Non esiste una mano invisibile, è necessario un movimento mirato e concreto che porti all’aumento della produzione energetica da fonti rinnovabili, economia circolare, buone pratiche, essere comunità”. Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord, cita António Guterrez, segretario generale delle Nazioni Unite “il tempo a disposizione è sempre più breve” e afferma che “la politica ha tradito le aspettative”. Tocca a noi direttamente dunque, alla società civile.
Il presidente di Greenaccord Alfonso Cauteruccio sottolinea che è necessario “un gemellaggio tra generazioni per salvare il Pianeta, per scardinare un sistema elefantiaco, che si muove troppo lentamente rispetto al grido della terra: i giovani corrono, ma gli adulti conoscono la strada e l’informazione è chiamata a sensibilizzare la popolazione sull’impegno collettivo per la cura del pianeta, a divulgare le esperienze imprenditoriali delle nuove generazioni a favore dell’ambiente”. Invito raccolto e allora ecco piattaforme e start up innovative che potranno essere la chiave di volta per un futuro green e sostenibile. Andrea Micangeli, docente di Sistemi Energetici e Progettazione di impianti a Energie Rinnovabili (La Sapienza di Roma) ha parlato di Grand Challenges Energy Lab: unione di enti costituiti da docenti, ricercatori, ingegneri, economisti, neolaureati, per la costituzione di Comunità di Energie Rinnovabili (CER), per ricerca e sviluppo in Italia e nel Mondo, gruppi di autoconsumatori di energia che agiscono collettivamente secondo le nuove leggi europee e nazionali, riducendo consumi e bollette energetiche.
Con Andrea Marchegiani, co-fondatore di SED Srl (www.sedosoluzioni.com; Soluzioni per l’Energia e la Diagnostic), spin-off accademico di Sapienza Università di Roma, si parla di sviluppo e la fornitura di prodotti e servizi di supporto nel settore delle tecnologie e diagnostica di macchinario rotante, turbomacchine e sistemi di conversione ed utilizzo di energia. Michele Ieradi (Solutions and Technology Director di Esri Italia, impresa che, attraverso la tecnologia, misura lo stato di salute della terra): “I dati ci confermano che il nostro è un impatto ormai catastrofico. Questo sistema deve assolutamente cambiare. Non è il più forte che sopravvive, ma quello che si riesce ad adattare meglio”. Con Salvo Autovino e Ludovica Amicucci scopriamo Oraizen (Oraizen.com) per un nuovo modello economico di economia circolare, nella produzione e nel consumo, per il superamento delle inefficienze che escludono produttori e rivenditori piccoli e grandi dalla vendita online. La start-up permette alle piccole e medie imprese di immettere nel circuito telematico le proprie risorse senza doversi esporre finanziariamente. Set Bridge Finance Ltd (sbf), presentata da Luciano Innocentini e Guido Mucelli, una holding del Gruppo iBRIDGE, agisce come un unico Team per offrire consulenza qualificata e servizi alle migliori condizioni di mercato a famiglie, imprese e liberi professionisti.
C’è GART (Gart-GardenAr)t con Katia Paoletti, una non profit per andare oltre il recinto, unendo il dentro con il fuori: la bellezza di ogni forma vivente è già dentro ciascuno di noi. Noi piante, noi terra. Giorgio Gallo presenta la sua COMET, una piattaforma che permette agli artisti di raccogliere il capitale di cui necessitano offrendo dei coin unici, consentendo ai propri fan di supportali economicamente nel breve periodo e investendo in loro nel lungo termine. DB ECOSENSYSTEM con Filippo Fasulo e Paola Manoni, start up per contribuire all’implementazione dei sistemi di analisi e conservazione del patrimonio edilizio e culturale: valorizzazione, conservazione, trasmissione alle generazioni future della “memoria oggettiva”. C’è ecommerce di Next Social Commerce srl (società benefit) Gioosto (www.gioosto.com), nata con l’obiettivo di creare benessere per la comunità e l’ambiente, come spin-off di NeXt-Nuova Economia per Tutti, sui temi dell’economia civile e della sostenibilità, con il sostegno di Fondazione con il Sud, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo. Gioosto rende accessibili all’acquisto online prodotti di piccole aziende, impegnate sul territorio a cambiare il sistema economico con uno store di prodotti etici, materie naturali e riciclabili, attenzione ai processi produttivi. È socio di NeXt Social Commerce il Consorzio Sale della Terra che a Benevento e nelle aree limitrofe usa il lavoro come strumento di integrazione e riscatto, con le sue 15 cooperative.
Francesca Sammarco
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