SORANO – Un affascinante viaggio nel tempo nel cuore della Maremma toscana: Sorano, antico borgo scavato nel tufo, di epoca etrusca, tra casette arroccate e suggestivi vicoli (tanto da essere definito la “Matera della Toscana”), ed insignito anche della Bandiera Arancione dal Touring Club.

Proprio nei giorni scorsi, alla presenza del cardinale Angelo Comastri, è stato inaugurato il Museo dell’Insigne Collegiata di san Nicola, a cui è seguita la celebrazione della S. Messa, con le istituzioni locali tra i quali il sindaco Pierandrea Vanni. Un gioiello nel gioiello, si potrebbe dire, che arricchisce infatti questo luogo sacro che trova le sue origini nel 1276, grazie ad un documento di quell’epoca, costruito per realizzare un desiderio di Margherita Aldobrandeschi.

Il Museo, all’interno della Collegiata restaurata nell’agosto 2021 grazie alle donazioni di benefattori, fedeli e ad un mutuo intrapreso dalla parrocchia retta da Don Antonio Minucci, offre ai visitatori una pregevole esposizione di opere e di reliquie che testimoniano importanti pagine della storia del cristianesimo e dell’arte.

Grazie al dono del cardinale Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, ma anche soranese di origine, che proprio in questa chiesa venne ordinato sacerdote l’11 marzo del 1967, nel Museo della insigne Collegiata è conservato un abito talare di papa San Giovanni Paolo II. Uno spazio attualmente aperto al pubblico, accessibile dalla chiesa stessa, videosorvegliato, allestito con cura che, oltre alle preziose opere che custodisce, è la testimonianza della devozione popolare.

Oltre alla talare di Papa Giovanni Paolo II, si trovano quella appartenuta al Papa emerito Benedetto XVI, del Protonotario Apostolico monsignor Vincenzo Taviani. Ma altre importanti reliquie si aggiungono al patrimonio artistico e devozionale del Museo come quelle di Santa Madre Teresa di Calcutta e di San Padre Pio da Pietrelcina.

Un luogo da visitare, ricco di preziose testimonianze culturali e non solo.

Laura Ciulli