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Son tutte belle le mamme del mondo

di | 2018-05-12T11:45:41+02:00 13-5-2018 6:05|Attualità, Sezione 2|0 Commenti

PALERMO – Era il 1954 e Giorgio Consolini al festival di Sanremo cantava “Son tutte belle le mamme del mondo, quando un bambino si stringono al cuor …” . Oggi, seconda domenica di maggio, in Italia viene celebrata la festa della mamma. Nel nostro paese, tale ricorrenza ha avuto origine a metà degli anni Cinquanta, ed è legata sia a ragioni religiose che di promozione commerciale. Nel 1957 infatti Raul Zaccari, senatore della Repubblica e sindaco di Bordighera, insieme a Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del Fiore, promosse l’iniziativa di celebrare a Bordighera la Festa della mamma. Lo stesso senatore, il 18 dicembre 1958, presentò addirittura in Senato un controverso disegno di legge per ottenere l’istituzione della festa. Intanto il 12 maggio 1957, a Tordibetto di Assisi, il parroco don Otello Migliosi volle celebrare la maternità non tanto sotto l’aspetto biologico, ma nella sua forte valenza religiosa cristiana. Da allora, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni religiose e culturali. Inoltre, nel Comune è stato creato un “Parco della Mamma”, con al centro una statua della maternità, dello scultore Enrico Manfrini. E’ proprio grazie all’intraprendenza di Zaccari e di don Migliosi se, dalla fine degli anni ’50, la Festa della Mamma si celebra in tutt’Italia. Tale ricorrenza viene ormai festeggiata in molti Paesi del mondo, quasi sempre a maggio o comunque in primavera.

Infine, sull’importanza del ruolo materno, queste le preziose riflessioni dello psicoterapeuta ragusano Giovanni Salonia: “Il ritmo dell’incontro madre-figlio si nutre essenzialmente di gesti, di baci, di carezze; e la voce della madre, prima di avere un significato, è un altro tipo di carezza: è accoglienza e sicurezza. Sono gesti iscritti nel registro arcaico della corporeità che, anche dopo l’avvento del linguaggio, continuano come humus relazionale buono, di sostegno e fiducia. Ma il sentire iniziale da solo non basta, se ad esso non seguono i gesti giusti di cura amorevole, dettati non dall’improvvisazione e dall’istinto, ma dalla consapevolezza della madre di essere tale.”

Maria D’Asaro

Già docente e psicopedagogista, dal 2020 giornalista pubblicista. Cura il blog: Mari da solcare
https://maridasolcare.blogspot.com. Ha scritto il libro ‘Una sedia nell’aldilà’ (Diogene Multimedia, Bologna, 2023)

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