ROMA – La nomina del primo ballerino del Teatro dell’Opera ed étoile internazionale del musical Raffaele Paganini, ad interprete di “Shine Pink Floyd Moon” di Micha van Hoecke, risale all’estate scorsa, su felice iniziativa di Daniele Cipriani, creatore e direttore della Entertainment Daniele Cipriani Dance Company. Il ruolo conferitogli era ed è quello di Syd Barrett, mitico cantautore dei Pink Floyd, finito anzi tempo nella obnubilazione mentale, detta anche, con riferimento all’Ariosto, “regione sconosciuta della luna”.
Il ruolo fu dapprima di Denys Ganio, poi è passato al Paganini della danza moderna e del successo popolare, ma non prima che un incidente stradale lo immobilizzasse per un anno, facendolo finire in un lungo periodo di lontananza dalle scene (amaro per tutti gli artisti, anche sessantacinquenni). Pochi sanno che Raffaele Paganini, figlio di ballerino, entrò alla Scuola dell’Opera di Roma a 14 anni, con altri tre fratelli – di Alfonso ricordiamo molti ruoli drammatici, primo fra tutti quello di Tebaldo, in “Romeo e Giulietta” di Prokofiev – e rapidamente giunse al livello solistico, divenendo étoile al suddetto Teatro.
Egli tuttavia lo lasciò nel 1990, non resistendo al clima severo e spesso ostile dell’ambiente, avido invece dell’immenso successo popolare, che in effetti ebbe, godendone anche adesso. Godeva di essere riconosciuto per strada, e del saluto dei cittadini qualunque: non aveva boria, e la sua cordialità faceva ancor più breccia nell’animo della gente. Entrò in televisione con “Fantastico” negli anni ’80, poi con “L’isola dei famosi”, indi col “Grande Fratello”, creando la Compagnia Nazionale Raffaele Paganini nel 2011, con l’amico dei tempi dell’Opera Luigi Martelletta: e nel 2013 ballò il Sirtakí, ancorchè in stile moderno.
La realtà di adesso, in “Shine Pink Floyd Moon” è un ufficiale e desiderato suo rientro nel grande Teatro, con un’opera di cui è coreografo il russo-belga Micha van Hoëcke (ma rivista dalla sua assistente e moglie Miki Matsuse, e da Stefania Di Cosmo), con la compagnia di danza di Cipriani sopra menzionata, mentre gli interpreti musicali sono i già leggendari (e italiani) Pink Floyd Legend, diretti da Fabio Castaldi.
E la fiammella che Paganini accenderà nel buio iniziale, sappiamo tutti essere la fiamma della speranza, che alberga nel cuore di ognuno di noi.
Paola Pariset
Nell’immagine di copertina, Raffaele Paganini protagonista di “Shine Pink Floyd Moon”
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