//Santa Severa, a Pyrgi un viaggio nella storia

Santa Severa, a Pyrgi un viaggio nella storia

di | 2021-08-08T06:59:47+02:00 8-8-2021 7:01|Top Blogger|0 Commenti

Pyrgi, l’antico porto etrusco collegato a Caere (attuale Cerveteri) da una strada di 13 chilometri lungo la quale – tra il VII e VI secolo a.C. – transitavano, andata e ritorno, le merci che arrivavano dal mare o che dalla costa latina prendevano il largo verso la Provenza, il sud della Francia e verso est. Attorno al complesso portuale nel III sec. a.C., con la romanizzazione del territorio costiero su parte dell’abitato etrusco, venne edificato il castrum di Pyrgi, abitato senza interruzione fino al IV-V sec. d.C. E lì, tra il XIV e XV sec. venne realizzato il magnifico castello tutt’ora esistente.
Oggi la proprietà del complesso monumentale appartiene alla Regione Lazio che ne ha affidato la gestione al Comune di Santa Marinella.

L’ingresso al castello

Grazie ai recenti lavori di restauro finanziati dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio, il Castello di Santa Severa, facente parte del comune di Santa Marinella, con la creazione di un polo museale che comprende il Museo Nazionale Antiquarium di Pyrgi, il Museo del Mare e della Navigazione Antica e il nuovo Museo della Rocca, è diventato uno dei più importanti poli culturali sul litorale a nord di Roma, attraverso il quale ripercorrere le vicende storiche del sito. Dal 25 aprile 2017 il Castello è aperto tutto l’anno, fino ad allora le visite al pubblico potevano essere effettuate solo durante il periodo primaverile ed estivo. Oltre ai resti di navi etrusche e romane rinvenute non lontane dalla costa, il museo offre percorsi specifici legati alla cultura del mare e alla navigazione antica. Visitabile anche il cortile dietro al museo, dove sono esposte alcune anfore antiche ritrovate al largo della costa di Ladispoli.

Uno dei gatti della colonia felina

Questi esemplari quasi cilindrici venivano chiamati dolia, ed erano usati come contenitori per il vino proveniente dall’Italia centromeridionale. All’interno delle mura, suggestive botteghe d’artigianato locale ravvivano gli spazi del Castello. Oggi a disposizione dei visitatori ci sono 5 musei, una sala 3D, una ludoteca, 5 sale convegni, un cocktail bar, una libreria, un book shop e 3 percorsi guidati. Lo scorso anno furono quasi 10 mila i visitatori.
Molto interessante anche il Museo del Territorio, diretto dal chimico Giulio Rinaldi, che propone visite guidate gratuite alla sezione mineralogica, paleontologica e agricola indirizzate soprattutto alle scolaresche. A rendere ancor più suggestivo il Museo anche la mostra fotografica “Santa Severa negli anni ‘30” e la visita alla storica miniera di caolino nel vicino Monte Sughereto in località Sasso. E all’interno delle mura una simpatica colonia felina di decine di gatti accompagna le visite dei numerosi turisti.

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