//Risparmio energetico: Ravenna spegne le luci

Risparmio energetico: Ravenna spegne le luci

di | 2022-12-04T07:10:40+01:00 4-12-2022 7:07|Foto del Giorno|0 Commenti
Ravenna sperimenta il buio per le strade. Un provvedimento dall’amministrazione comunale stabilisce che i lampioni stradali restino spenti dal lunedì al venerdì dall’1 alle 5; il sabato, la domenica e i festivi dalle 2.30 alle 5. Gli spegnimenti non riguardano invece gli impianti che illuminano le strade statali che attraversano il territorio comunale. In totale quindi, allo scattare dell’una di notte, a Ravenna si spengono più di 34mila lampioni sui 36mila presenti, e la città piomba nel buio.

Una scelta, spiegano dall’amministrazione comunale, assunta per far fronte ai rincari dei costi dell’energia. Una decisione che non trova concordi gli altri capoluoghi dell’Emilia Romagna, ma che è stata seguita sia pure con modalità diverse altri comuni della provincia (Russi, Faenza, Solarolo).

Senza la riduzione delle ore di accensione deliberata, il canone annuo 2022 (per 4028 ore di funzionamento inizialmente previste) aumenterebbe di 2.386.788 euro, passando da 3.830.137 euro del 2021 a 6.216.926 del 2022, Iva compresa. Per il 2023 la previsione dell’importo per la quota di energia relativa agli impianti di illuminazione pubblica per complessive 4000 ore sarebbe di 6.052.700 euro (Iva compresa), calcolata sulla base delle tariffe attuali. In virtù della riduzione delle ore di accensione deliberata, il risparmio atteso su base annuale è di 1.122.062,74 euro, passando dai complessivi 6.052.700 euro per 4.000 ore di funzionamento a 4.930.6373 per 2.713 ore di funzionamento (Iva compresa).

“Si tratta di provvedimenti straordinari – commenta il sindaco De Pascale – senza i quali gli enti locali si troverebbero nella situazione di non poter liquidare le utenze e di dover quindi sospendere i servizi. La volontà è naturalmente quella di applicare tali misure nei limiti della stretta necessità, continuando nel frattempo a sollecitare con fermezza il Governo affinché affronti in maniera strutturale un’emergenza che coinvolge imprese, famiglie e amministrazioni pubbliche, auspicando un’evoluzione positiva del quadro internazionale che ha portato a tale situazione. Parallelamente i nostri Comuni sono impegnati nella pianificazione di investimenti per una riqualificazione energetica che renda gli attuali impianti sempre più efficienti, meno energivori e sempre più alimentati da fonti rinnovabili”.

Moltissime le critiche, anche in relazione alla decisione di installare le luminarie natalizie: meglio lasciare i lampioni accesi e rinunciare alle decorazioni di Natale. “Sono due ragionamenti distinti – spiega l’assessore Anna Giulia Randi – Per le luminarie abbiamo deciso di seguire le indicazioni dei commercianti delle attività, e quindi di mantenere il clima di festa in centro, anche se con orari modulati. Per l’illuminazione pubblica, invece, abbiamo ragionato sulla necessità del risparmio energetico”.

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