ROMA – Le neuroscienze lo confermano: stare in mezzo alla natura rigenera le nostre risorse psichiche e rilassa il cervello. Il verde e gli alberi riducono gli stati d’animo negativi ed esaltano quelli positivi.
Gli ambienti in cui viviamo influenzano ed incidono sul nostro benessere fisico, mentale ed emotivo.Le città, per esempio, sono paesaggi innaturali perché creati dall’uomo, molte persone vivono a stretto contatto, gli spazi sono ridotti, le luci, la folla, la pubblicità, il traffico e i rumori. “Ce ne accorgiamo appena ma in questo ambiente siamo perennemente sotto stress”, afferma Yoshifumi Miyazaki, docente di architettura del paesaggio all’università di Chiba, in Giappone.
La presenza di alberi e di verde o semplicemente l’affaccio di un’abitazione su un parco ha un’azione importante in relazione alla salute e al benessere dei cittadini.
Una ricerca olandese condotta qualche tempo fa su 350.000 persone ha dimostrato che vivere ad 1 km. da un’area verde protegge da molte malattie, da quelle cardiovascolari a quelle respiratorie, dalle emicranie ai disordini dell’apparato digestivo, dai dolori muscolari all’ansia e alla depressione. Da questo e altri studi è emerso che è soprattutto il benessere psicologico a trarne vantaggio.
Il verde quindi aumenta la stima di sé e l’autocontrollo e riduce la rabbia, la frustrazione, l’aggressività e la tristezza, nelle zone dove c’è più verde sembra che anche i rapporti di vicinato sono sono meno conflittuali e quindi più socievoli, così come sostiene Frances Kuo, che, all’università dell’Illinois, si occupa della relazione fra la qualità del paesaggio e la salute. Andare in campagna o nei boschi aumenta i benefici per la psiche perché oltre a frequentare un ambiente più salutare la campagna esercita un effetto rilassante sull’uomo che si riscontra attraverso la misurazione dei parametri fisiologici quali la frequenza cardiaca e la pressione che tendono a diminuire così come diminuisce nel sangue il livello degli ormoni legati allo stress.
Secondo alcuni studi ciò sarebbe dovuto, almeno in parte, alle molecole rilasciate dalle piante, i fitoncidi che sembrano esercitare un’azione diretta sul nostro sistema immunitario ma non c’è solo questo, c’è anche un altro elemento che gioca un ruolo importante ed è l’attività fisica che si è portati a fare di più all’aria aperta ed inoltre la vista del colore verde ha un impatto positivo sulla psiche perché, grazie a quanto sostiene la psicologia sperimentale, l’occhio umano predilige la tonalità del colore di una sana vegetazione e lo sguardo ama poter spaziare in luoghi aperti.
Ricerche di Neuroimaging hanno scoperto, così come affermato dallo yoga e dal buddismo, che la contemplazione della natura è rigenerante per le risorse psico-emotive.Quindi, appena possibile, immergersi nella natura facendo camminate, escursioni o una qualsiasi attività fisica aiuta a mantenere o a riconquistare la serenità emotiva perché si attivano le aree più profonde del cervello preposte alla regolazione delle emozioni e responsabili di sensazioni legate al piacere e al benessere.
Nei progetti per il futuro la tendenza è di creare anche nelle città abbondanti zone di verde che siano ben integrate nel contesto urbano, ben distribuite e ben tenute ma che siano, soprattutto, accessibili a tutti.
Nel 2050 la popolazione della terra sarà di 10 miliardi di persone e circa i due terzi vivranno nelle città e poiché per molti l’ambiente urbano sarà l’unico fruibile, una delle sfide del nostro tempo è quella di trovare il modo di conservare e garantire a tutti un salutare rapporto con la natura.
Silvia Fornari
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