Nell’ottobre del 1973, 46 anni fa, una sentenza storica della corte distrettuale di Minneapolis riconobbe il vero inventore del computer elettronico, nel processo che vide contrapposte due note società produttrici: la Honeywell e la Sperry Rand. Quest’ultima deteneva i diritti del brevetto dell’Eniac, calcolatore elettronico messo a punto da Mauchly ed Eckert (ricercatori dell’Università della Pennsylvania) e considerato fino a quel momento il primo computer della storia.
Gli avvocati della Honeywell riuscirono invece a dimostrare la nullità del brevetto, riportando alla luce nel contempo il progetto di uno sconosciuto professore dello Iowa State College, originario della Bulgaria: John Vincent Atanasoff.
Nel novembre del 1939 lo stesso aveva messo a punto l’Atanasoff–Berry Computer, un calcolatore elettronico, basato su valvole termoioniche e in grado di operare su cifre binarie.
Venne fuori che il professore aveva parlato del suo progetto agli ideatori dell’Eniac, costruito (guarda caso…) con le stesse caratteristiche del suo predecessore.
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