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Prosecco, grande eccellenza italiana

di | 2024-09-29T09:35:10+02:00 29-9-2024 1:00|Enogastronomia, Sezione 1|1 Comment

VITERBO – Lo straordinario successo del Prosecco è un lungo viaggio fatto di passione, tradizione, ricerca e innovazione dei produttori vitivinicoli italiani. La perfetta combinazione di questi elementi ha contribuito a rendere il celebre vino un vero e proprio simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. Tutto nasce nelle incantevoli colline del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, in particolare nelle zone di Conegliano, Valdobbiadene e Asolo, in questi specifici territori caratterizzati da un clima ideale e da terreni ricchi di minerali, perfetti per la coltivazione del vitigno Glera, che racchiude in sé l’essenza dei vigneti italiani e che conferisce al Prosecco il suo caratteristico gusto fresco e fruttato. Ed è proprio la nobile uva, con grappoli ampi e lunghi a bacca bianca del vitigno Glera, a dare vita al celebre Prosecco attribuendogli il tipico carattere deciso e distintivo in grado di regalare al palato deliziose sfumature con gli aromi di mela, pera, fiori e agrumi.

Per arricchire ulteriormente il bouquet aromatico di questo vino spumante, sono ammesse anche altre varietà di vitigni, in una percentuale non superiore al 15%, come Verdiso, Perera, Bianchetta Trevigiana e talvolta anche un pizzico di Chardonnay. Grazie a queste caratteristiche, il Prosecco negli ultimi anni ha compiuto un’incredibile ascesa nelle abitudini e nel gradimento di milioni di consumatori, superando perfino lo Champagne francese nelle vendite annuali a livello mondiale. Con oltre 600 milioni di bottiglie vendute, esattamente il doppio rispetto allo Champagne, il Prosecco si conferma sempre di più come sinonimo di convivialità e celebrazione, un simbolo inconfondibile dell’alta qualità del made in Italy nel Mondo.

Ma per comprendere meglio il valore di questo pregiato vino sul mercato vinicolo, basta considerare che un ettaro di vigneto di Prosecco, nella zona del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, ha prezzi che oscillano tra i 350.000 e i 450.000 euro per ettaro, mentre nelle aree più prestigiose come la collina di Cartizze, una piccolissima ed esclusiva area di soli 108 ettari, il valore del vigneto può superare facilmente il milione di euro per singolo ettaro. Le dolci colline e i vigneti terrazzati di queste zone non sono quindi solo un patrimonio economico e naturale, ma anche un simbolo della tradizione vitivinicola italiana in un paesaggio che racconta secoli di storia. Dal 2019, infatti, le colline di Conegliano Valdobbiadene sono state riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un meritato apprezzamento che sottolinea l’importanza culturale e storica di questa striscia collinare del nord-est dove l’equilibrio e la perfetta armonia tra la bellezza della natura e l’intervento umano hanno creato un ambiente ottimale per la viticoltura. Ogni angolo di queste colline è stato infatti modellato dall’uomo con cura e dedizione proprio perché in queste determinate zone il suolo risulta particolarmente ricco di minerali e ben drenato grazie alla composizione di marne e arenarie, per questo risultano essere terreni particolarmente indicati per la coltivazione della vite.

Ogni calice di Prosecco rappresenta quindi un’esperienza gustativa unica e affascinante, un invito a celebrare la vita, le relazioni e qualsiasi momento conviviale. Le persistenti bollicine sanno creare una piacevole sensazione di effervescenza, rendendolo perfetto per tutte le occasioni, perfetto dall’aperitivo ai brindisi festivi, inoltre lo rendono versatile e adatto a molteplici abbinamenti gastronomici. La leggerezza e la freschezza del Prosecco si sposa bene con una molteplice varietà di piatti, dagli antipasti ai primi e secondi di pesce ma anche con alcuni tipi di carne, fino ai dessert. In sintesi, le bollicine del Prosecco non solo aggiungono una dimensione sensoriale al vino, ma contribuiscono anche alla sua popolarità e al suo fascino universale. Anche lo spettacolo visivo delle eleganti bollicine che salgono in superficie aggiunge un tocco di raffinatezza, trasformando ogni brindisi in un’occasione da celebrare e da vivere con emozione.

Quest’anno la vendemmia del Prosecco è iniziata in anticipo rispetto alle stagioni precedenti con le prime raccolte già nel primo fine settimana di settembre. Tale anticipo della raccolta dell’uva è dovuto alle inconsuete condizioni climatiche. La scorsa primavera, infatti, è stata molto piovosa, con aprile e maggio che hanno registrato precipitazioni superiori alla media, e con le calde temperature estive che hanno influenzando significativamente la crescita dei grappoli d’uva fino a raggiungere anzitempo la loro maturità ottimale. Le previsioni per la qualità del Prosecco 2024 sono promettenti. Nonostante le sfide climatiche, le uve raccolte mostrano un buon equilibrio tra acidità e grado zuccherino, fondamentale per mantenere la freschezza e la qualità distintiva del Prosecco, le uve sono sane e pronte per la vinificazione, il che fa ben sperare per una produzione di alta qualità. L’abilità e la preparazione tecnica dei viticoltori nel gestire le condizioni climatiche estreme hanno contribuito a preservare l’ottima qualità delle uve.

La catena produttiva prevede che le uve raccolte vengano successivamente pigiate con delicatezza per estrarre il prezioso succo, che viene poi trasferito in serbatoi di acciaio inossidabile per la fermentazione. Durante questa fase viene aggiunto il giusto dosaggio di lievito per convertire in alcol gli zuccheri naturali del succo. Una delle caratteristiche distintive del Prosecco è poi il metodo di spumantizzazione, noto come metodo Charmat o Martinotti. Con questo processo, la seconda fermentazione avviene in grandi autoclavi di acciaio inox, preservando la freschezza e gli aromi fruttati del vino. Dopo la seconda fermentazione, il vino viene sottoposto a un processo di illimpidimento e filtrazione per rimuovere le eventuali impurità e ottenere un prodotto limpido e brillante. Prima dell’imbottigliamento, il Prosecco viene sottoposto a rigorosi controlli di qualità per garantire che rispetti gli standard previsti dai disciplinari DOC e DOCG. Infine, viene imbottigliato e preparato per la distribuzione, pronto per essere venduto e gustato in tutto il mondo.

Insomma, ogni occasione è favorevole per gustare un piacevole calice di Prosecco che però, è bene ricordare, va servito rigorosamente ad una temperatura compresa tra i 6 e gli 8 gradi in modo da poter apprezzare al meglio la ricchezza di tutti gli aromi e le emozioni che sa regalare questo splendido vino spumante italiano. Cin cin

Paolo Paglialunga

One Comment

  1. Danny 29 settembre 2024 at 12:59 - Reply

    Bellissimo articolo che fa riscoprire una delle nostre eccellenze vinicole più apprezzate al mondo.

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