/, Sezione9/Congedo mestruale: c’è una proposta di legge

Congedo mestruale: c’è una proposta di legge

di | 2023-03-05T10:13:35+01:00 5-3-2023 6:40|Attualità, Sezione9|0 Commenti

VITERBO – Una proposta di legge che  prevede fino a due giorni di congedo mestruale scolastico per le studentesse che soffrono di dismenorrea, ossia dolori mestruali “invalidanti” e per le donne che soffrono di mestruazioni dolorose. Inoltre, distribuzione gratuita dei contraccettivi ormonali nelle farmacie con la ricetta medica.

Se ne sta parlando ultimamente nel nostro Paese, quando in un liceo di Ravenna, è stato modificato il regolamento d’istituto introducendo, appunto, la possibilità di assentarsi per un massimo di due giorni a quelle studentesse, affette da dismenorrea. Persino allo storico liceo romano Pilo Albertelli dove studiò Enrico Fermi, dopo ben cinque ore è stato approvato il congedo che prevede il permesso di assentarsi due giorni al mese,  per quelle alunne che soffrono di endometriosi, dismenorrea e vulvodinia, previa consegna di un certificato medico che lo attesti.

È un importante passo in avanti che riconosce la tutela del proprio corpo nel diritto fondamentale come quello dello studio. È sicuramente l’inizio, di una lunga pagina che giustifica queste assenze, ma che comunque crea un precedente.

La Rete degli studenti medi aveva chiesto l’approvazione del congedo mestruale negli istituti superiori lo scorso 8 gennaio e, successivamente, il 21 febbraio, il ddl, proprio a prima firma della deputata Elisabetta Piccolotti è stato depositato agli uffici della Camera, proposta alla quale ha aderito tutto il gruppo parlamentare. Si tratta di una proposta di legge in 3 articoli.

L’articolo 1 è sul congedo mestruale scolastico, che darebbe la possibilità alle studentesse di assentarsi in maniera giustificata, fino a due giorni al mese per motivi legati alla dismenorrea. Per usufruire del congedo, le studentesse dovrebbero presentare un certificato medico e giustificare le assenze.

L’articolo 2 riguarda il congedo mestruale lavorativo, che permetterebbe alle lavoratrici di assentarsi fino a due giorni al mese, con un’indennità pari al 100% della loro retribuzione. Un diritto applicabile ai contratti di lavoro subordinato o parasubordinato, a tempo pieno o parziale, a tempo indeterminato, determinato o a progetto.

L’articolo 3, invece, prevede che i contraccettivi ormonali siano inclusi nei livelli essenziali di assistenza e che il ministro della salute adotti apposite linee guida per la loro distribuzione gratuita nelle farmacie, previa prescrizione medica.

Ormai la pagina ha avuto il suo incipit, si sta scrivendo il primo capitolo della formazione, ma anche della dimostrazione di civiltà delle nuove generazioni.

Laura Ciulli

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi