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“Private”, venti racconti al tempo del lockdown

di | 2020-06-18T20:42:33+02:00 21-6-2020 6:40|Cultura, Sezione9|0 Commenti

RIETI – Metti una sera a cena: un semplice incontro tra amiche e colleghe. Ma quella cena non si tiene mai perché nel frattempo è arrivato il coronavirus a creare scompiglio nella vita di tutti noi con le conseguenti restrizioni che impediscono i rapporti interpersonali. Ma è proprio quell’evento mancato a diventare lo spunto per raccontare i giorni della quarantena. Già, perché quelle signore sono giornaliste e dunque hanno dimestichezza con tastiera e pc. Nasce così un libro “Private – Venti giornaliste nel tempo sospeso”, in cui ognuna delle 20 protagoniste scrive una storia legata al lockdown.

I venti racconti sono stati scritti da Fabiana Battisti, Tania Belli, Paola Corradini, Paola Rita Nives Cuzzocrea, Raffaella Di Claudio, Eliana Di Lorenzo, Francesca Dominici, Ilaria Faraone, Alessandra Lancia, Daniela Melone, Chiara Pallocci, Sara Pandolfi, Alessandra Pasqualotto, Maria Luisa Polidori, Monica Puliti, Catiuscia Rosati, Francesca Sammarco, Stefania Santoprete, Elisa Sartarelli e Sabrina Vecchi. Ne viene fuori una sorta di diario intimo, segreto per certi versi, che ha come fil rouge non solo la professione, ma soprattutto la capacità di accendere un riflettore sul lato più privato delle rispettive vite e sugli stratagemmi messi in atto per affrontare gli effetti del confinamento forzato. Racconti in cui potranno ritrovarsi altre donne e non solo, che si immergono nel contesto sociale e lanciano spunti per ripartire. Donne che si uniscono e fanno rete, superando velocemente ogni divergenza e mettendo il proprio lavoro a disposizione di altre donne, alle quali la quarantena non ha imposto solo piccoli disagi, ma difficoltà insormontabili, violenza e pericolo. E proprio a loro le venti giornaliste dedicano il libro: “A Larissa, Barbara, Bruna, Rossella, Lorena, Gina, Viviana, Maria Angela, Alessandra, Marisa, Zsuzsanna e a tutte le altre donne morte per mano di mariti, conviventi e fidanzati per il solo fatto di essere restate a casa”.

“Private” è edito dalla casa editrice Funambolo, per la collana Reate; la prefazione è di Barbara Palombelli, mentre il progetto grafico della copertina è a cura di Federico Battisti. L’introduzione è invece di Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente di Telefono Rosa, l’associazione che da anni è in prima linea per fornire aiuto e supporto concreti alle donne vittime di violenza: i proventi della pubblicazione (da lunedì 22 giugno in vendita nelle librerie e sugli store online e sull’e-commerce del sito della casa editrice www.funamboloedizioni.com) saranno devoluti a Telefono Rosa.

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