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Premio Strega, stavolta c’è una sestina vincente

di | 2020-06-14T06:20:56+02:00 14-6-2020 6:24|Cultura, Sezione 8|0 Commenti

MILANO – Il 9 giugno scorso, in diretta streaming dalla Camera di Commercio di Roma – Sala del Tempio di Adriano – è stato annunciato sul sito di Rai Cultura (www.raicultura.it) e su quello del Premio Strega (www.premiostrega.it) il risultato della prima votazione del Premio Strega 2020. La LXXIV edizione è stata promossa dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il contributo della Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con BPER Banca. Si tratta del più rilevante premio letterario italiano ogni anno molto atteso da scrittori, critici, letterati e lettori. Sono appena stati annunciati i romanzi finalisti dell’edizione 2020 e questa volta anziché essere cinque, sono addirittura sei in virtù del regolamento della competizione secondo cui nel caso i primi cinque libri siano stati pubblicati da editori di grandi dimensioni, viene aggiunto il libro più votato pubblicato da un piccolo editore: in questo caso “Febbre” di Jonathan Bazzi, edito da Fandango. Accanto a “Febbre” compaiono nella sestina i seguenti titoli: “Il colibrì” di Sandro Veronesi (editore La Nave di Teseo); “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio (Einaudi Stile Libero); “Almarina” di Valeria Parrella (Einaudi); “Ragazzo italiano” di Gian Arturo Ferrari (Feltrinelli); “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli, che ha appena vinto il Premio Strega Giovani. Secondo le attuali disposizioni governative di carattere sanitario, lo scrutinio è avvenuto in assenza di pubblico e con la presenza degli autori candidati, intervistati da Loredana Lipperini, scrittrice e giornalista di Radio Tre.

Hanno espresso il proprio voto esclusivamente online 592 tra persone singole e voti collettivi, su 660 aventi diritto (400 Amici della domenica, ai quali si aggiungono 200 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura all’estero, 40 lettori forti selezionati da 20 librerie indipendenti distribuite in tutta Italia, 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui 15 circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma). Il totale dei voti espressi ha determinato i finalisti: in testa con 210 voti Sandro Veronesi, seguito da Gianrico Carofiglio (199) a pari merito con Valeria Parrella. Seguono Gian Arturo Ferrari (181), Daniele Mencarelli (168) ed infine Jonathan Bazzi (137). Non è la prima volta che giunge in finale una sestina; era già accaduto in passato diverse volte: la prima nel 1953 e l’ultima nel 1999. Tra gli altri libri in gara si annoverano Città sommersa (Bompiani) di Marta Barone con 142 voti, Breve storia del mio silenzio (Marsilio) di Giuseppe Lupo con 126 voti, La nuova stagione (Bompiani) di Silvia Ballestra con 122 voti, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum Fax) di Remo Rapino con 109 voti, L’apprendista (SEM) di Gian Mario Villalta con 93 voti, Giovanissimi (NN Editore) di Alessio Forgione con 90 voti.

Il premio Giovani assegnato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da 58 scuole superiori distribuite in 11 regioni italiane e 3 città all’estero (Berlino, Bruxelles, Parigi) è andato a Daniele Mencarelli con il romanzo Tutto chiede salvezza (Mondadori). In questa settima edizione, svoltasi in condizioni del tutto particolari a causa della chiusura degli istituti scolastici, i giovani giurati hanno potuto incontrare gli autori attraverso una piattaforma online, ospiti dell’associazione di scrittrici e scrittori Piccoli Maestri.

Ma di cosa parlano i romanzi finalisti di quest’anno? Molto brevemente si può così riassumere. “Il colibrì” di Sandro Veronesi racconta la vita di un uomo, Marco Carrera, ed è ambientato tra gli anni Settanta e un futuro prossimo; la storia viene raccontata andando avanti e indietro tra passato, presente e futuro. Al protagonista capitano varie vicende drammatiche, di quelle che capitano un po’ a tutti e fanno interrogare su quello che chiamiamo senso della vita. “La misura del tempo” ha come protagonista l’avvocato Guido Guerrieri, un personaggio già conosciuto dai lettori di Gianrico Carofiglio, che con questo gli ha dedicato ben sei romanzi. In La misura del tempo il caso di cui Guerrieri si occupa è quello di un uomo in carcere per omicidio volontario che è anche il figlio di una vecchia amica. Come in Il colibrì, in questo romanzo c’è anche una riflessione sul passare del tempo. Le protagoniste di “Almarina” di Valeria Parrella sono invece una donna e una ragazza, entrambe sole: la prima è insegnante di matematica, cinquantenne e vedova, che lavora nel carcere minorile di Nisida, a Napoli, la seconda è una 16enne rumena, carcerata con una storia di violenza familiare. Le due storie si intrecciano avvincendo il lettore. “Ragazzo italiano” è un romanzo di esordio, ma il suo autore è molto noto tra gli addetti ai lavori del mondo dei libri: si chiama Gian Arturo Ferrari, ha 76 anni ed è stato direttore generale della divisione Libri Mondadori dal 1997 al 2009, dopo una lunga carriera nell’editoria. Il suo romanzo racconta una storia di formazione a partire dal Dopoguerra. “Tutto chiede salvezza” è un romanzo autobiografico in cui il poeta Daniele Mencarelli racconta quando a vent’anni dopo una crisi di rabbia fu sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. “Febbre” infine è un romanzo autobiografico in cui lo scrittore e giornalista Jonathan Bazzi racconta sia la sua infanzia a Rozzano, una città nell’immediata periferia sud di Milano, sia i mesi del 2016 in cui scoprì di essere sieropositivo.

Il Premio Strega ogni anno viene assegnato a un autore o un’autrice che abbia pubblicato un libro di narrativa – un romanzo o una raccolta di racconti – in Italia tra il primo marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso. Lo scrittore vincitore riceve un premio in denaro di 5.000 euro, ma la ragione per cui il Premio Strega è importante per autori ed editori è che a differenza della maggior parte dei premi letterari ha un impatto notevole sulle vendite dei libri. BPER Banca rafforza il suo sostegno al Premio assegnando un riconoscimento speciale agli autori finalisti. Anche quest’anno, grazie al coinvolgimento delle venti Accademie di Belle Arti statali nazionali, ha indetto un concorso per la realizzazione di una scultura ispirata al mestiere di scrivere e all’importanza della promozione della lettura. La studentessa vincitrice di questa edizione è Sofia Felice dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Riceverà da BPER Banca un premio in denaro, ma soprattutto vedrà realizzata la propria opera che sarà donata agli autori finalisti nel corso della serata finale del premio che anche quest’anno si svolgerà giovedì 2 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e in diretta su Rai 3.

Margherita Bonfilio

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