Le denunce di scomparse registrate dalle Forze dell’ordine dal gennaio 1974 fino al giugno 2020, sono 250.008. Di queste, 188.182 riguardano persone che sono state ritrovate, mentre ne sono ancora da ritrovare 61.826. Un esercito fantasma di cui da anni non si sa più nulla nonostante le ricerche attivate anche a livello internazionale.
In quanto ai motivi delle scomparse la maggior parte rimane senza una causa determinata o comunque con posizioni ancora al vaglio delle Procure che coordinano le ricerche. Numerose quelle cosiddette volontarie ma ci sono anche i casi classificati come “allontanamento volontario” che invece celano una serie di scomparse inconsapevoli dovute cioè a causa di forza maggiore (vittime di cause accidentali). Come, ad esempio, la scomparsa di uno studente universitario 24enne avvenuta a Pescara il 14 dicembre 2011, ritrovato cadavere il 7 gennaio 2012 su una scogliera del lungomare alla periferia di Bari.
Numerose quelle attribuite ad allontanamenti da comunità e istituti e quelle di persone affette da disturbi psicologici. Poi ci sono quelle derivanti da sottrazione dal coniuge, abbastanza rare le persone possibili vittime di reato. Se un tempo le cause erano dovute quasi esclusivamente a malesseri derivanti da delusioni sentimentali, problematicità e patologie varie, oggi la rilevanza maggiore del fenomeno attiene alla difficoltà di gestire difficili situazioni economiche derivate dalla perdita del posto di lavoro e dal soffocamento dei debiti. Le scomparse maturano sempre di più in contesti socio-economici difficili dove anche il versante psicologico gioca a sfavore delle personalità più deboli. E la crisi economica acuisce il fenomeno.
Dal totale delle denunce emerge che solo il 5,5% appartiene alla fascia di età degli over 65, il 41,74% corrisponde alla fascia della maggiore età, mentre il 52,72% rientra, invece, nella fascia di età minore degli anni 18.
Nel 2007 proprio per favorire e concretizzare la ricerca delle persone di cui si è persa ogni traccia è stato costituito l’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, emanazione del Ministero degli Interni, che dedica particolare attenzione ai minori in considerazione dello status che il minore ricopre nel nostro ordinamento giuridico in quanto soggetto di diritto che deve essere tutelato.
L’Italia è il paese dove scompaiono meno bambini piccoli rispetto agli altri Stati europei. Secondo l’osservazione effettuata da Missing Children, i dati relativi alle scomparse di minori in Europa nell’anno 2018, sono i seguenti: Germania (100mila), Regno Unito
(80mila), Francia (53mila), Spagna (20mila), Italia (10mila e di questi il 68% sono minori stranieri). Sempre secondo lo stesso studio, la percentuale di rintraccio dei minori scomparsi in Europa è in media del 42%, mentre in Italia, se si escludono quelli stranieri, sale al 94%. E si tratta di ragazzi tra i 14 e i17 anni.
Dalla stessa analisi emerge che il 65% delle scomparse è legato alle fughe di adolescenti, il 20% alle sottrazioni da parte di familiari e il restante 15% a sparizioni di altro tipo (violenza, abusi, negligenza) compresi gli eventi accidentali (ferimenti e morte improvvisa).
Nel 2002 in Italia è nata, per volontà di Gildo Claps, fratello di Elisa, scomparsa a Potenza nel 1993 e di cui sono stati ritrovati i resti a distanza di 17 anni nella chiesa della SS Trinità, è nata l’Associazione Penelope, di cui Laura Barbieri è la presidentessa. L’associazione è impegnata a dare voce a chi – parenti, amici e conoscenti – denuncia queste scomparse e collabora concretamente e fattivamente con lo stesso Ufficio del Commissario straordinario del Governo.
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