MILANO – Sotto una polvere di polline giallo delle mimose, simbolo delle lotte femministe dell’ultimo secolo di storia, è stato inaugurato a Milano un parco cittadino dedicato alle donne, denominato proprio “8 Marzo”.
Dopo una lunga attesa, il giardino di Porta Vittoria (Via Cervignano, angolo via Monte Ortigara), che ha subito due anni di ritardi e tempi lunghi per i collaudi (il nastro doveva essere tagliato nella primavera del 2021), è ufficialmente il giardino della futura Beic (Biblioteca europea di informazione e cultura): quasi 30.000 m2 con 400 alberi di diverse specie (che si aggiungono alla quercia spontanea già presente), quasi 2.500 rose e oltre 4.800 arbusti da fiore e sempreverdi, un’area giochi e una per la lettura. L’idea di progetto è quella di uno slowpark, ossia un parco che inviti alla lentezza e favorisca la temporanea astrazione dalla frenesia cittadina. Non quindi un parco tradizionale, altamente infrastrutturato, bensì un luogo pensato per la libera fruizione dello spazio aperto dove i percorsi sono suggeriti ma non prestabiliti.
I portali in acciaio corten che si incontrano lungo il percorso sono incisi con brani estratti da testi di milanesi eccellenti ispirati ai temi della cultura e della natura, da Alda Merini a Carlo Porta, da Antonia Pozzi e Dario Fo ad Alessandro Manzoni. L’area lettura restituisce l’immagine di una grande tastiera di computer dove i tasti divengono maxi sedute su cui ritrovarsi, lasciare, prendere e godersi i libri.
Donne protagoniste, sempre. Nella storia, nell’arte, nella scienza, nella vita e nel futuro di Milano. La delegata del Comune di Milano alle Pari opportunità di genere, Elena Lattuada, ha presenziato ad alcune delle iniziative di “Milano Città delle donne”, il palinsesto realizzato dal Comune di Milano in occasione della Giornata internazionale della donna.
Lo ha fatto rilanciando, contestualmente, l’importanza per le giovani donne di scegliere percorsi di studio tecnico-scientifico – le cosiddette carriere STEM, acronimo dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics – chiedendo a due autorevoli figure, la neo-rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, e la rettrice di Milano Bicocca, Giovanna Iannantuoni, di raccontare storie di donne di ieri e di oggi che hanno contribuito alla ricerca in campo nazionale e internazionale. Un modo per tracciare una sfida per il futuro, tra le protagoniste anche l’ingegnere aerospaziale Amalia Ercoli-Finzi.
“Eventi e occasioni di incontro – ha detto Elena Lattuada – per parlare delle moltissime donne che hanno fatto la storia della nostra città, troppo spesso poco conosciute. Da questa consapevolezza nasce l’idea del sito sulla toponomastica femminile, con l’intento di aggiornarlo costantemente anche con altri luoghi simbolici per Milano e di un percorso museale con opere significative”. L’iniziativa online che raggruppa la pagina “le vie delle donne” (accesso dal sito Milano-città-delle-donne) realizzata dal settore toponomastica del Comune, è un unico itinerario che enumera le vie, le piazze, i monumenti e le pietre di inciampo (ricordo delle deportate nei campi di concentramento) dedicate alle donne.
Milano ha la tradizione di intestare vie e luoghi cittadini alle donne; già dal 2017 ci si è dati l’obiettivo del riequilibrio di genere nelle intestazioni, per renderla, anche simbolicamente, una città di donne e uomini. Conoscere le biografie delle donne a cui sono intestate vie, piazze, monumenti, giardini, passeggiate e pietre di inciampo è un modo per non dimenticare e per rinnovare anche così l’impegno al riconoscimento della parità.
Così nella giornata internazionale della donna, il sindaco Giuseppe Sala ha inaugurato il “Parco 8 Marzo” ricordando che “quest’area, per anni una ferita nel territorio milanese, viene finalmente restituita alla città arricchita di un importante spazio verde, un parco su cui affaccerà un altro nuovo intervento urbano, la Biblioteca europea di informazione e cultura. Nonostante le difficoltà del momento, quindi, i progetti di rigenerazione, ricucitura e abbellimento non si fermano, nell’ottica di una città vivace, dinamica e capace di offrire ai suoi abitanti una sempre migliore qualità della vita”.
La cerimonia, sentita e partecipata, si è conclusa con la declamazione di due poesie di Antonia Pozzi lette dall’attrice e regista Elisabetta Vergani.
Claudia Gaetani
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