ROMA – Lo stanno braccando. La sua fuga prosegue ormai da oltre un mese sulle montagne del Trentino Alto Adige. E’ solo e si muove seguendo il proprio istinto di animale libero. Ha quattro squadre di specialisti alle calcagna. Per lui sono state posizionate, in determinate postazioni strategiche, delle trappole con fotocamera che l’hanno immortalato in immagini chiarissime, capaci di eliminare ogni dubbio. E’ proprio lui, uno splendido esemplare di orso bruno. Lo chiamano M49. Stanno cercando di stanarlo e nel frattempo hanno iniziato i lavori per adeguare il recinto del Casteller da dove è evaso per renderlo più invalicabile.
Sanno che prima o poi l’orso farà l’errore di avvicinarsi troppo, magari per trovare del cibo o per tentare di accoppiarsi e allora verrà catturato. La sua speranza di libertà è messa a dura prova giorno dopo giorno, le ricerche intorno a lui si stanno stringendo. E’ solo una questione di tempo, confidano in questo. M49 è oggi l’orso bruno più ricercato al confine tra le province di Trento e Bolzano ed evidentemente è uno spirito libero che non accetta di essere rinchiuso. Soprattutto perché, in cuor suo, è consapevole di essersi comportato secondo le leggi dettate da Madre Natura e quindi di non aver commesso nulla di particolarmente grave. Nella sua vita non ha mai attaccato né dimostrato aggressività verso l’uomo e quando a metà agosto la sua fuga ha incrociato la strada di un escursionista ha pensato bene di dileguarsi velocemente facendo perdere le proprie tracce senza minimamente minacciare l’incolumità dell’involontario testimone.
La sua unica colpa è quella di essersi nutrito. Si, avete letto bene. L’orso, ribattezzato goliardicamente Papillon da chi lo sostiene, si è semplicemente nutrito come da secoli la sua natura di predatore onnivoro, la sua storia e la sua evoluzione gli hanno insegnato a fare. Purtroppo per nutrirsi ha procurato dei danni economici ad alcuni allevatori della zona. L’orso ovviamente dal canto suo non può distinguere le prede di cui si nutre tra quelle libere e quelle d’allevamento. Si nutre e basta. Per la propria sopravvivenza e quella della sua specie. E’ la cruda legge della natura. Da sempre. Ma tanto è bastato per far scattare l’ordinanza di cattura da parte delle Autorità della zona, rischiando addirittura l’abbattimento. Ad impugnare il provvedimento sono insorte le associazioni animaliste rivendicando il diritto alla vita dell’animale che tra l’altro rappresenta una razza a serio rischio di estinzione.
E mentre anche dall’altra parte del mondo, dall’Amazzonia, giungono le struggenti immagini di territori devastati dagli incendi e di animali avvolti dalle fiamme che fuggono lanciando disperate e inascoltate grida di dolore, Papillon con la sua grande voglia di vivere in libertà, di correre e di rotolarsi verso quei prati e quei boschi che sono il suo habitat naturale e perché no magari anche con l’idea di mettere su famiglia, sta dimostrando tutto il suo carattere riservato e desideroso di vivere in pace nei propri spazi, evitando, per quanto gli sarà possibile, qualsiasi contatto con l’unico animale che davvero teme: l’uomo. E’ l’uomo che attribuisce il valore economico alle cose e che indica i confini sulla Terra. A tal proposito fa riflettere un emblematico post, denso di significato, che compare da qualche tempo sui principali social network e che dice testualmente: “Non è il cervo che attraversa la strada, ma è la strada che attraversa il bosco”.
Buona fortuna, Papillon.
Paolo Paglialunga
Corri, corri, trova un luogo lontano dove poterti sfamare e vivere senza dover rendere conto all essere umano
Fai presto.. Siamo più cattivi di quanto pensi.
AUGURONI ORSO BUONO
BRAVO PAOLO bell argomento come sempre redatto con stile e semplicità
Ciao barbara
Brava Barbara,
la penso esattamente come te.
Auguri, orso Papillon!
Stefania
Che tenerezza Bravo Paolo hai saputo cogliere l’essenza della libertà della natura
L’uomo si è auto costretto e auto limitato dentro angusti confini e vorrebbe delimitare anche gli spazi e i confini di tutti gli esseri viventi
Ma la natura dimostra sempre la sua forza ed il suo.bisogno di libertà
Bravo Paolo anche io sono con Papillon