/, Sezione10/E’ ora di dire basta alla dittatura del “sentito dire”

E’ ora di dire basta alla dittatura del “sentito dire”

di | 2021-08-01T11:18:50+02:00 1-8-2021 6:45|Attualità, Sezione10|0 Commenti

NAPOLI – Siamo sommersi da infinite sensazioni, innumerevoli stati d’animo. Sembra che non si riesca a percepire il valore di una emozione, di un fatto, che subito ne accade un altro, o forse, più semplicemente, ne viene trasmesso un altro. Sommersi, bombardati di eventi, lacrime, gioie, rancori, rabbie diffuse, quanti sentimenti… quanta poca esperienza. Si vive di “sentito dire”, di opinioni altrui, di immagini e sensazioni più che di veri giudizi. Le lacrime di gioia di Mancini e Vialli, gli Europei, le Olimpiadi, il green pass, il DDL Zan, apriamo la scuola, chiudiamo la scuola, didattica a distanza, mascherine si o no, “hanno detto in tv che è aumentata la diffusione del virus ma i ricoveri sono diminuiti”. “No, sta scritto su Facebook che il ministro ha detto il contrario, ho sentito un illustre epidemiologo che forse chiuderemo di nuovo”.

Hanno detto, ho sentito; ma la realtà è ciò che è o ciò che si pensa?

E poi ad un tratto le domande più vere: ma tu come stai? Gli amici tuoi chi sono? E giù come un macigno le “solite” risposte: “Ma come? Pensi ancora a queste cose mentre i ghiacciai si sciolgono e il tasso di inquinamento aumenta vertiginosamente? Ieri ha parlato in tv anche quella bambina, Greta Thunberg, ha detto che ci rimangono vent’anni di vita prima di essere sommersi dallo smog… Il clima cambia, i temporali, le alluvioni, la cementificazione, la corsa agli armamenti…”.

Oddio! Che agonia! Che strazio! Ma noi dove siamo? Veramente stiamo riducendo la vita ad un sentito dire, ad un raccontare esperienze che fanno altri? Ed io dove sono? Come vivo? Cosa vivo?

Facebook, Instagram, la Rai, Canale 5, il palinsesto (che stranezze), Sky, Dazn, mi raccomando non perdiamo il campionato di calcio, l’abbonamento. E i film, le tendenze, la moda, omofobia, trans, lecito, non lecito, la Chiesa (sì, ci credo però quel prete…), e i soldi, quanti soldi, la fede vacilla perché nel 1500 un papa si era addirittura sposato. Vergogna!

Quanta miseria. Siamo in preda alle ossessioni più svariate. Per non parlare dei processi in tv: “Secondo me lo ha ammazzato quello, ha la faccia così brutta”; “E quello lì? Ha rubato sicuramente; la politica fa schifo, tutti ladri”. E così la giornata passa inesorabile nel commentare… La vita degli altri (visto il film?). Non si riesce a fermarsi su un punto, sui figli, sulla propria esistenza. Ci si accontenta di commentare, stare seduti sul divano a sparare sentenze.

Franco Battiato

Su divani, abbandonati a telecomandi in mano
storie di sottofondo Dallas e i ricchi piangono.
Sulle strade la terza linea del metrò che avanza,
e macchine parcheggiate in tripla fila,
e la sera ritorno con la noia e la stanchezza.
Non servono più eccitanti o ideologie
ci vuole un’altra vita.

Battiato anni fa suggeriva un’altra vita. Quale? Misticismo? Realismo? Di sicuro siamo alla ricerca di un incontro umano che ci esalti, ci rassicuri, ci accompagni. Come diceva Enzo Jannacci servirebbe “una carezza del Nazareno”, un luogo, un amico che stia a fianco, che condivida la giornata, le passioni, il lavoro, i giudizi. Siamo alla ricerca di un punto fermo che ci spalanchi alla vita… Per rimanere con Battiato:

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
avrei bisogno di…

Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature,
se avremo ancora un po’ da vivere…
la primavera intanto tarda ad arrivare.

Don Juan Carron

…Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.

Julian Carron nel suo splendido libro “La Bellezza disarmata” scrive: “Il nostro rapporto con il reale è ad ogni livello caratterizzato dalla libertà, implica strutturalmente il gioco della libertà: ognuno di noi può scegliere di realizzarsi oppure di perdersi, può dire di sì o di no a ciò che compie. È questo il rischio che il Mistero ha voluto correre creando l’uomo libero ed è questo che tante volte ci procura vertigine e paura, fino allo scandalo… In una società come questa non si può creare qualcosa di nuovo se non con la vita (vissuta); non c’è struttura né organizzazione o iniziative che tengano. È solo una vita diversa e nuova (come sosteneva Battiato) che può rivoluzionare strutture, iniziative, rapporti, insomma tutto”.

Innocenzo Calzone

Giornalista pubblicista, architetto e insegnante di Arte e Immagine alla Scuola Secondaria di I grado presso l’Istituto Comprensivo “A. Ristori” di Napoli. Ha condotto per più di 13 anni il giornale d’Istituto “Ristoriamoci”. Partecipa e promuove attività culturali con l’associazione “Giovanni Marco Calzone” organizzando incontri e iniziative a carattere sociale e di solidarietà. Svolge attività di volontariato nel centro storico di Napoli con attività di doposcuola per ragazzi bisognosi; collabora con il Banco Alimentare per sostenere famiglie in difficoltà. Appassionato di arte, calcio e musica rock.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi