All’Aisam, l’Associazione italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia, non hanno dubbi e si dicono preoccupati. Fino ad oggi è stato un inverno a secco e nei prossimi mesi la situazione non dovrebbe cambiare cosicchè ci sarà d’aspettarsi un’estate con forte rischio di siccità e soprattutto con un allarme incendi che si fa sempre più preoccupante.
Ma entriamo nei particolari, l’Italia nei mesi di dicembre e gennaio ha ricevuto l’80% di pioggia in meno rispetto alla media annua e un -60% per quanto riguarda le precipitazioni nevose. Le previsioni per i prossimi mesi non sono affatto ottimistiche aggravando, secondo i tecnici, le condizioni di grave siccità.
Poca pioggia al nord Italia ma anche in altre parti della penisola con la Sardegna che ha toccato un –72%. Solo nel mese di gennaio, affermano all’Iconaclima, all’Italia sono mancati 5 miliardi di metri cubi d’acqua piovana. Addirittura il fiume Po ha subìto una situazione idrica tipica del mese di agosto con i suoi affluenti che stanno vivendo condizioni analoghe: il fiume Sesia -80%, il Tanaro -65%. E i distretti idrografici delle Alpi orientali e del Po, secondo l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), “hanno evidenziato una generale situazione di severità idrica bassa” con picchi negativi soprattutto in Piemonte e nella pianura veneta.
La siccità prevista è generalizzata, non preoccupa soltanto in vista dell’estate, il pericolo incendi è attuale, i numeri lo confermano. Nel primo mese dell’anno, rispetto allo stesso mese del 2021, il numero dei roghi è quadruplicato. A farli aumentare è un mix di fattori, aggravato dalla mancanza cronica d’acqua.
L’Aisam non ha dubbi: “La siccità e l’aridità dei terreni rappresentano un rischio anche per gli incendi, soprattutto in occasione di giornate di vento forte di Föhn, come è successo nelle scorse settimane. Sono tutti segnali del cambiamento climatico, e di quel riscaldamento globale che anche il VI Rapporto del Panel Intergovernativo per i cambiamenti climatici nel 2021 ha definitivo inequivocabile”.
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