RIETI – Il mese di dicembre si annuncia con le sue mille luci multicolori e con gli odori particolari che sanno di dolce e di forte allo stesso tempo. I colori sono quelli delle vetrine sfavillanti vestite a festa, così come le strade che assumono nuove sembianze addobbate per accogliere quella che è la festa che tutti, in un modo o nell’altro, attendono. Chi con trepidazione e chi con un sottile timore: la festa del Natale, la festa della luce. Il Natale è di per sé un momento particolarmente intenso per il suo significato religioso molto forte e per il riflesso che questo significato assume per ognuno di noi. La nascita del Bambino Gesù è già essa stessa un momento di tenera dolcezza, mista a mistero ed incredulità e come tale suscita da millenni emozioni contrastanti. Ci si avvicina al Natale per il suo significato mistico e spirituale e anche per il suo lato più pagano lo sfavillìo delle luci degli addobbi dell’abete convivono accanto alla testimonianza della natività con il presepe che in ogni casa ricorda il significato più vero del Natale che è quello di ritrovarsi nel bene e nel calore della famiglia e degli affetti e che lo scambio dei doni sta a testimoniare e rafforzare quei legami del nostro cuore.
Per me il Natale è sempre stato, fin da bambina, un momento di grande emozione. Ricordo ancora che osservavo, ascoltavo e sentivo tutta la frenetica attività degli adulti, che si prodigavano nei preparativi. Ricordo le grandi tavolate in cui di anno in anno si avvicendavano volti noti e nuovi, l’attesa impaziente di scartare i regali che Babbo Natale aveva destinato a noi bambini, doni che avevano anche il significato del premio per essere stati bravi nell’anno che era appena trascorso e la curiosità di scoprire se Babbo Natale aveva “indovinato” o esaudito il nostro desiderio. I miei ricordi del Natale riguardano luoghi, persone ed usanze differenti. Si trascorrevano queste feste a volte in Italia e a volte all’estero e dunque ogni volta erano scoperte che arricchivano le nostre inesauribili curiosità del momento.
Diversi i Paesi, diverse le usanze, i cibi, le persone, le atmosfere e questo ha fatto sì che nel tempo, crescendo, io abbia pian piano fatto miei questi ricordi ed interiorizzata la mia personale idea del Natale. Ognuno di noi è depositario di quel che chiamiamo “tradizione” che tramandiamo a nostra volta ai nostri figli, ai nostri cari. Quei riti che di volta in volta si ripetono, acquistando significati differenti. Ho sempre mantenuto l’entusiasmo e la gioia che questa festività porta con se. La magia della notte di Natale che ho sempre sentito con immutata emozione, pensando all’incanto di una testimonianza così forte come la nascita di un bambino che nel tempo tanta emozione e tanta forza ha suscitato in me.
Ritornando indietro con la memoria a quei ricordi, non ho un momento particolare da raccontare. Mi tornano alla mente tanti attimi, ma soprattutto tanti volti di persone che mi hanno accompagnata nel tempo. Persone più o meno vicine, più o meno care. Persone di ogni luogo che il Natale ha riunito in un unico momento di comunione, di festa. Si, i miei ricordi sono legati alle persone che ho incrociato lungo il mio cammino e che ne hanno comunque arricchito il percorso. Una persona in particolare che ha sempre incarnato per me il senso del Natale è mio padre che è sempre stato l’animatore di questa festa, che mi ha trasmesso l’entusiasmo, la gioia, la fantasia e l’energia che ancora oggi penso di trasmettere a chi mi è accanto. Mio padre che ha sempre rappresentato per me la figura reale di Babbo Natale al quale non ho mai realmente saputo né potuto credere perché il mio il Babbo Natale era comunque lui.
E oggi, scrivendo questo pezzo sul Natale, ripercorrendo i miei ricordi di figlia, di sorella, di madre, l’emozione che mi ha suscitato questo ricordare, mi ha portato a sentire di dedicare questo Natale a colui che, con la sua presenza forte e con il suo amore per la sua famiglia, che ha sempre dimostrato con la sua costante dedizione, con la gioia e l’allegria, la fantasia , è sempre stato la luce che ha illuminato il Natale.
Stefania Saccone
Lascia un commento