NAPOLI – Arriverà a Natale, sugli schermi televisivi di Rai 1, la trasposizione filmica del capolavoro teatrale di Eduardo De Filippo,“Natale in casa Cupiello”, per la regia di Edoardo De Angelis. Il film, prodotto da Roberto Sessa per Picomedia, in collaborazione con Rai Fiction, avrà come protagonisti Sergio Castellitto, nel ruolo che fu del grande Eduardo (Luca Cupiello), Marina Confalone, nei panni di Concetta, interpretata dall’indimenticabile Pupella Maggio. A completare il cast, gli attori Adriano Pantaleo, Pina Turco, Tony Laudadio, Massimiliano Rossi, Antonio Milo e Alessio Lapice. La colonna sonora è del maestro Enzo Avitabile.
In casa Cupiello si respira aria natalizia. Il protagonista, Lucariello, viene svegliato dalla moglie Concetta che gli porge il caffè o meglio “una bella schifezza di caffè”, così definito da Lucariello che si rifiuta di bere, per la troppa sgradevolezza. Amante e cultore del presepe, Lucariello trascorre la mattinata dedicandosi ad allestire il presepe, e cerca in tutti i modi di ottenere l’approvazione del figlio Tommasino: “Te piace ‘o presebbio?” diventerà il tormentone dell’intera commedia. Fanno da sfondo alla esilarante scena familiare, gli spassosi litigi tra Tommasino e zio Pasquale. A rompere l’atmosfera, è l’arrivo di Ninuccia, la primogenita, con le sue pene d’amore. Da qui un turbinio di eventi che catalizzeranno lo spettatore fino alla fine.
Eppure, a pochi giorni dalla messa in onda, non mancano le polemiche che vedono mettere in discussione la versione filmica, contro l’originalità dell’opera teatrale. A rispondere alla critica è lo stesso regista, Edoardo De Angelis, napoletano doc. “L’opera teatrale di Eduardo, messa in scena ed interpretata dallo stesso autore, è un capolavoro assoluto e intoccabile… paragonare una messinscena teatrale ad un film ha poco senso perché anche se il testo di partenza è lo stesso, i due linguaggi sono diversi. Ho deciso di affidare il ruolo di Luca Cupiello a Sergio Castellitto che considero tra gli attori migliori al mondo. Volevo che questo personaggio scolpito nello spazio e nel tempo vivesse in un corpo, una voce, uno sguardo nuovo. Non è napoletano. Appunto. A chi come Tommasino afferma preventivamente ‘nun m’ piace’ posso rispondere solo come Luca Cupiello: ‘ma come si fa a dire NO se non è ancora finito?’. Per il resto, quando lo vedrete a qualcuno piacerà e a qualcuno no, ma è quasi Natale su, non vi appiccicate”.
Non resta che darci appuntamento al giorno di Natale, liberare la mente da inutili e improponibili paragoni, e collegarci con la casa più famosa della tradizione partenopea, per godere un’opera intrisa di umanità, rivista da un coraggioso regista partenopeo.
Amalia Ammirati
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