Poco più di 1500 abitanti, 675 metri sul livello del mare, un grappolo di case abbarbicate su uno dei versanti dei monti Ernici: ecco Guarcino, in provincia di Frosinone, un borgo antichissimo (la fondazione vien fatta risalire al VII secolo a. C. col nome di Varcenum), ricco di storia e soprattutto di natura incontaminata. Nel suo territorio sorge anche la stazione sciistica di Campocatino, una delle mete preferite nell’Italia centrale con impianti di risalite e piste di un certo fascino. Non ci sarebbe molto altro da segnalare se non che l’isolamento e la bellezza selvaggia dei luoghi attrassero in passato molti eremiti: tra questi San Benedetto e Sant’Agnello che da quelle parti si ritirò per ben sette anni in una grotta sui monti della cittadina, diventandone successivamente il Patrono. L’eremo è visitabile ed è meta di passeggiate e ritiri spirituali, con una tradizionale processione che si tiene il 14 dicembre e l’ultima domenica di agosto.
Ma la vera notizia è che quel paesino sta per diventare il primo borgo d’Italia a misura di anziano: nei prossini 5 anni, infatti, si potranno trasferire 200 coppie di pensionati, 80 studenti universitari e 20 tra artigiani e piccoli imprenditori. Una sorta di alleanza intergenerazionale attraverso il cohousing (letteralmente vivere insieme, con uno stile di vita improntato alla qualità, in equilibrio tra l’autonomia della casa privata e la socialità degli spazi comuni) e la nascita di nuove opportunità di lavoro dove i giovani possano sviluppare attività artigianali e turistiche e gli anziani vivere in un ambiente salubre con servizi messi in comune e un’assistenza continua. L’iniziattiva, denominata “Guarcino 2025”, per il sindaco Urbano Restante “garantisce la valorizzazione del patrimonio immobiliare del territorio per organizzare abitazioni per anziani, con servizi centralizzati a loro dedicati, un infermiere di prossimità e percorsi di telemedicina. Sono le ricette virtuose che permettono alle persone anziane di poter avere un check continuo sul loro stato di salute e, dunque, vivere di più e con una migliore qualità della vita”.
Già, perché il segreto (se così si può dire) è proprio questo: poter vivere in una zona tranquilla, a contatto con la natura, dove l’aria è davvero salubre e dove tutto è ancora a misura d’uomo. Il progetto “Guarcino 2025” nasce in linea con le direttive della Commissione Europea ed è stato ideato da Alessandro Boccanelli, presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICG) e della onlus “Salute e società”. “Oggi, in modo meno utopistico rispetto a Platone e Tommaso Campanella e più pratico – spiega Boccanelli – possono essere realizzati ‘borghi ideali’ puntando su due aspetti: la socialità e la sostenibilità”. Giovani e anziani insieme, quindi, tra social housing, mobilità alternativa e turismo sostenibile, in un luogo verde e non inquinato con lo scopo di promuovere e tutelare la salute e valorizzare le risorse naturali. Un patto generazionale che si rende ancor di più necessario in epoca Covid dove è fondamentale restare distanti, ma essere sempre uniti.
“I borghi italiani – conclude Boccanelli -sono a rischio spopolamento, noi vogliamo dimostrare che è possibile ripopolarlo partendo dai servizi da condividere”. In concreto, il progetto passa attraverso percorsi sul turismo slow (il cicloturismo, i sentieri e il Cammino di San Benedetto) e insediamento di start-up e lavoratori da remoto; in paese dovrebbero arrivare 200 coppie di pensionati di età tra 65 e 75 anni da sistemare in residenze diffuse in regime di housing e co-housing, 80 studenti universitari tra i 18 e i 26 anni, 20 tra artigiani e piccoli imprenditori tra i 30 e i 55 anni.
Una bella iniziativa sicuramente da replicare perché la nostra Italia è ricchissima di comunità e borghi assai simili a Guarcino dove si possono visitare alcuni importanti monumenti (la Collegiata di San Nicola, la Chiesa di San Michele Arcangelo e il parco della Rimembranza) e dove si possono anche gustare il prosciutto e l’amaretto di Guarcino, entrambi riconosciuti come prodotti agroalimentari tradizionali del Lazio.
Buona domenica, con l’obiettivo (appena sarà possibile) di poter fare un salto a Guarcino.
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