ROMA – Nel 2024 nascerà una nuova professione: l’assistente materna. È quanto appreso dall’ANSA, secondo cui il governo starebbe pensando a stanziamenti per una cifra compresa tra i 100 e i 150 milioni di euro. L’assistente materna dovrebbe avere il compito di accompagnare le madri nei primi sei mesi di vita dei neonati. L’idea è quella di un rapporto personale diretto tra la professionista e la madre: non solo videochiamate e telefonate, ma anche assistenza a domicilio. La nuova figura professionale verrà istituita nel tentativo di aiutare le madri a gestire complicazioni come quella della sindrome depressiva post partum, rispondendo ai molti quesiti che la nascita di un bambino porta con sé. Secondo quanto si apprende, sarà poi compito della nuova figura professionale spiegare alle madri come fasciare il bambino, come lavarlo e come comportarsi se ha il singhiozzo o se sta piangendo.
Al momento, l’idea del governo è quella di offrire un servizio a richiesta delle madri, che disporranno di una ventina di ore per i primi tre mesi dalla gravidanza estendibili fino a sei mesi. Nei piani dell’esecutivo c’è quello di offrire una copertura territoriale capillare: l’obiettivo è riuscire ad assicurare la presenza di tre assistenti materne ogni 20mila abitanti. Il numero delle madri supportate varierà dunque a seconda dei territori. Un primo riferimento alla figura dell’assistente materna potrebbe trovare posto già nella Nadef. Un quadro più strutturato arriverà invece con la Legge di Bilancio (o nel suo collegato).
Su 249 mila donne che hanno perso il lavoro nel corso del 2020, l’anno della pandemia, ben 96 mila sono mamme con figli minori. Tra di loro, 4 su 5 hanno bambini con meno di cinque anni. Sono quelle madri che a causa della necessità di seguire i più piccoli, hanno dovuto rinunciare al lavoro o ne sono state espulse. La quasi totalità – 90 mila su 96 mila – erano già occupate part-time prima della pandemia.
La figura dell’assistente materna ricalca quelle già presenti in altri Paesi, come la Francia e gli Stati dell’Europa del Nord. In Francia, come sottolineava un articolo di Le Monde dello scorso agosto, i salari orari netti medi, nel 2022, delle assistenti materne sono aumentati del 2,4. Sull’assistenza individuale alle madri, già nel 1996 la Commissione europea evidenziava come la custodia di bambini con meno di tre anni di età da parte di un’assistente materna fosse il servizio più frequentemente utilizzato in Francia, Danimarca, Belgio, Irlanda, Regno Unito, Germania, Austria, Norvegia, Lussemburgo e Portogallo
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