NAPOLI – In pieno svolgimento presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli la mostra “Capire il cambiamento climatico. Experience exhibition”, un’occasione che permette ai tanti visitatori, soprattutto giovani, di scoprire le cause e gli effetti del riscaldamento globale. L’evento, in collaborazione con National Geographic Society, si è aperto il 10 ottobre scorso e terminerà il 31 maggio 2020. Sono tante le attività didattiche organizzate dai Servizi Educativi del MANN e da Coopculture: “Climate change experience – Il mondo in trasformazione, Change the future, Messaggio dal PianetaTerra, Save the planet – Viaggio nella natura”.
L’inquinamento da plastica, gli incendi incontrollati, le trasformazioni causate dal riscaldamento, la fusione dei ghiacci, i fenomeni meteorologici estremi, sono alcuni dei temi analizzati. “I cambiamenti climatici sono un argomento complesso – dichiara il presidente della Società Meteorologica, Luca Mercalli – tutti parlano di clima, ma quanti veramente ne capiscono qualcosa? Occorre un minimo di conoscenza per farsene un’idea razionale e la mostra ‘Capire il cambiamento climatico’ ci prova con una modalità leggera. Molte immagini spettacolari e giochi digitali sul risparmio energetico introducono a dati tecnici più impegnativi da cui cominciare un percorso di approfondimento. Speriamo così di contribuire a chiudere un dibattito che non ha più ragion d’ essere. Il riscaldamento globale esiste ed è causato da noi, dalle nostre abitudini, dai nostri consumi di energia fossile. Non sprechiamo il poco tempo che abbiamo in vane chiacchiere, ma concentriamoci sulle soluzioni. Non c’è più tempo- conclude il curatore dell’evento”.
La mostra attraverso tre fasi (esperienza, consapevolezza e azione) accoglie i visitatori con immagini accattivanti e suggestive di una natura rigogliosa, contrapposta alle catastrofi dovute al cambiamento climatico, senza tralasciare l’importanza delle decisioni politiche, culturali ed economiche che tanta influenza hanno sull’ambiente, per concludersi con l’invito ad assumere comportamenti ecosostenibili, perché solo una nuova coscienza ecologica potrà salvare il pianeta dall’autodistruzione.
Amalia Ammirati
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