ROMA – Forse ha ragione chi la definisce “la corsa automobilistica più bella del mondo”: la Mille Miglia infatti, a novantuno anni dalla prima edizione, riesce ancora oggi ad affascinare ed emozionare. La prima edizione di questa leggendaria corsa venne disputata in gara unica il 26 marzo 1927, ideata dal conte Aymo Maggi con l’aiuto dell’amico Renzo Castagneto, dotato di ottime capacità organizzative, in risposta alla mancata assegnazione del Gran Premio d’Italia a Brescia, loro città natale. Il percorso inizialmente prevedeva di coprire la distanza Brescia – Roma e ritorno, per una lunghezza di circa 1600 chilometri, da qui il nome Mille Miglia. Negli anni a seguire, il tracciato venne modificato più volte pur mantenendo intatte le stesse suggestioni e quasi invariata la distanza totale di percorrenza.
La competizione, una gran fondo su percorso stradale, venne sospesa nel periodo della seconda guerra mondiale e disputata in totale 24 volte fino al 1957 quando venne definitivamente soppressa a causa di un drammatico incidente dovuto allo scoppio di uno pneumatico, che costò la vita al pilota spagnolo Alfonso de Portago, al navigatore americano Edmund Gurner Nelson, e a nove spettatori, tra i quali cinque bambini.
La Mille Miglia, negli anni in cui si svolse, contribuì a rendere famosi nel mondo case automobilistiche italiane (Alfa Romeo, Lancia e Ferrari) e i piloti plurivittoriosi: Clemente Biondetti (quattro edizioni) e Tazio Nuvolari (due primi e due secondi posti) divennero i miti della velocità dell’epoca. Dal 1977 la Mille Miglia è stata nuovamente organizzata sotto forma di gara di regolarità per auto d’epoca. Oggi possono partecipare le vetture prodotte non oltre il 1957, e delle quali almeno un esemplare risultava iscritto alle competizioni originali di velocità 1927-1957. Attualmente la corsa si disputa in quattro tappe ed è una vera passerella, un museo itinerante di auto storiche.
E’ uno spettacolo assistere al passaggio di queste meravigliose automobili perfettamente conservate, tra cui la leggendaria Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport con cui Nuvolari trionfò nel 1930, vederle attraversare i centri storici dei borghi disseminati lungo il percorso, sfilare accanto ai monumenti dell’Antica Roma, lambire paesaggi straordinari che rendono ancor più incantevole il loro passaggio. Lungo i margini del percorso gli spettatori si susseguono affiancati quasi a formare un lungo cordone, applaudendo e sostenendo tutti i partecipanti di questa corsa fino alla sfilata finale in Viale Venezia a Brescia, anche perché in questa competizione al pubblico non interessa chi sarà il vincitore. Perché alla fine vince soltanto la 1000 Miglia.
Paolo Paglialunga
Complimenti per il bellissimo articolo molto suggestivo e sempre ben dettagliato un vero invito alla lettura
Come sempre , i suoi articoli sono chiari e sintetici , è un piacere leggerli sorseggiando un buon caffè