MILANO – Milano torna la capitale del Design. Un’anticipazione della Design Week di settembre. Un buon motivo per rimettere al centro dell’attenzione una grande città come Milano. Un’occasione per diffondere la bellezza e l’innovazione del design tra le strade della città con installazioni, opere d’arte e opening, ingredienti storici della Milano Design City. In tutta la città numerose esperienze virtuali si sono alternate ad eventi live con incontri, talk, mostre, installazioni e perfino l’inaugurazione del primo giardino zen della città. Hanno partecipato numerosi brand di design, arredamento, moda e tessile, oltre a diverse gallerie e musei. Tanti gli appuntamenti virtuali attraverso i quali è stato ed è possibile raggiungere un maggior numero di persone, una rassegna di appuntamenti molto interessanti da vivere soprattutto on line in attesa di settembre. Obiettivo principale è riconfermare il ruolo centrale di Milano nel campo del design internazionale. Dal 12 al 23 aprile viene realizzata una manifestazione urbana dedicata all’Industrial e Furniture Design, “Interni presenta la sua Designer’s week”, come Ponte verso la Design Week di settembre.
Oltre 50 aziende e 100 progettisti suddivisi tra presentazioni ed incontri virtuali. Dodici giorni di talk realizzati dal vivo all’Istituto Marangoni con ingressi contingentati, ma che possono essere seguiti in streaming dalle pagine social della rivista. Temi centrali di questa edizione sono il saper fare dell’industria italiana, l’economia circolare e naturalmente la sostenibilità. All’evento aderisce anche BAM, Biblioteca degli alberi, con una grandiosa installazione di MC A Mario Cucinella Architects chiamata “United for Progress”. Una seconda opera dello studio è collocata in via Montenapoleone per la durata dell’evento. Vogue Italia propone invece “Life in Vouge”che nella sua terza edizione si trasforma in un’esperienza interamente digitale intitolata “Love Letters to Milan”. Si tratta di una celebrazione di Milano e della sua creatività attraverso la reinterpretazione del palazzo della redazione del magazine secondo la visione di sei designer internazionali.
L’evento ruota intorno alla reinterpretazione del palazzo di Condè Nast e della redazione di Vogue Italia che si affaccia su piazzale Cadorna, immerso nella natura e fuori del contesto urbano, secondo le visioni creative di designer internazionali di interni. Un’esperienza tra realtà e immaginazione a cui si aggiungono momenti di condivisione, conversazioni e visite guidate aperte a tutta la community per l’intera settimana. Da visitare, sempre virtualmente, gli interni dei caselli daziari di piazza XXV Aprile che per l’occasione ospitano il percorso espositivo “Tecno: back to emotions & future work”, un allestimento incentrato sulle tecnologie più innovative dell’abitare e dei luoghi di lavoro condiviso. Gli showroom aprono su appuntamento, fisico o virtuale, per lanciare le collezioni delle maggiori aziende del settore italiano e internazionale.
Dal 12 al 18 aprile sulla piattaforma di Vanity Fair si possono ascoltare le storie raccontate da grandi personaggi legati al tema della sostenibilità come la direttrice del WWF Alessandra Prampolini, l’imprenditore e fondatore del brand eco-sostenibile ECOALF e della Fondazione ECOALF Javier Goyeneche, gli influencer Matt The Farmer e Giulia Torelli, i cantanti Nina Zilli e Piero Pelù, la conduttrice Filippa Lagerback, per fare alcuni nomi. Molte le interviste e i dibattiti accessibili a tutta la community di Vanity Fair in live streaming durante la giornata-evento e on demand nelle settimane a seguire. Su un palcoscenico virtuale un alternarsi di personaggi famosi ed esperti che provano a raccontare le diverse iniziative per salvare l’ambiente. Per l’occasione WWF ha realizzato un test che è in grado di calcolare quale è il “livello di sostenibilità” di ciascuno partendo dal principio che per salvare l’ambiente non basta fare la raccolta differenziata. Anche fare la scelta giusta degli alimenti che si mangiano a colazione o la scelta del cellulare può contribuire a determinare il livello di sostenibilità di ogni persona determinando uno stile di vita virtuoso. Questo test creato in esclusiva per l’evento permette di determinarlo.
Dal 12 al 23 aprile la piattaforma dedicata allo studio e alla fruizione dei materiali Materially organizza un calendario ricco di eventi per professionisti del settore, progettisti e semplici curiosi dell’innovazione dei materiali in chiave estetica, sostenibile e tecnologica. Il mercato ha i suoi tempi ed attendere settembre avrebbe significato perdere un’importante opportunità, Questo il motivo per cui in tanti si sono dati da fare per la riuscita della manifestazione. E’ stato inaugurato perfino un tempio Zen. Il 18 aprile Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro inaugura il Giardino Zen con musica, danza e la lettura dei testi della drammaturga e attrice Teresa Pomodoro a cui il Giardino è intitolato. Il progetto di riqualificazione del giardino è durato 50 giorni durante i quali sono stati piantati 21 ciliegi (ora in fiore) e le sculture del giapponese Kengiro Azuma rappresentano senza dubbio la principale attrazione dello spazio verde. E lo spazio, ottenuto dalla riqualificazione del giardino-rotonda di Piazza Gabrio Piola, ridisegna nuovi luoghi per permettere ai cittadini e ai residenti di farne un luogo di meditazione urbano.
L’installazione artistica “Colloquio” di Kengiro Azuma costituita da 5 gradoni cilindrici di diverse altezze che accolgono 2 rospi in bronzo oltre alla MU 765 Goccia, un’area pedonale a forma di goccia abbracciata da 21 ciliegi intervallati da panche rendono possibile questo progetto. Un giardino “Zen” in pieno centro a Milano, realizzato in Piazza Piola. Si tratta di un progetto condiviso, realizzato grazie anche a una campagna di raccolta fondi che ha coinvolto i cittadini e che ha permesso di creare un angolo della città davvero unico. Tanti altri progetti di riqualificazione di tutta la città di Milano sono in fase di progettazione e realizzazione. Serviranno a darle un nuovo volto con l’obiettivo di offrire spazi maggiormente fruibili in nome della eco sostenibilità. Basti pensare al progetto ambizioso inaugurato anch’esso in questi giorni che cambierà l’aspetto di una grande arteria di Milano, la famosa via Padova che parte da Piazzale Loreto fino a raggiungere il quartiere Adriano, alle porte dell’ingresso alla tangenziale. Luogo di ritrovo di persone di etnie diverse, dimora di gente arrivata da lontano, spesso senza lavoro e senza una casa vera e propria che si è appropriata di spazi comuni per condurre la propria vita talora ai limiti della legalità.
Il progetto interessa circa due chilometri di via Padova, tra via Arici (Crescenzago) e via Giacosa. I lavori saranno eseguiti in diverse fasi a partire dal 19 aprile per concludersi entro giugno 2022. Parte integrante del progetto è il Tunnel Boulevard che verrà realizzato con un patto di collaborazione e il sostegno di Fondazione Cariplo e servirà a riqualificare il ponte ferroviario, sul quale comparirà la scritta “Viapadovamondo”. I passaggi pedonali saranno trasformati in una “galleria d’arte pubblica” nella quale si esibiranno ciclicamente diversi artisti di strada e i marciapiedi saranno allargati per agevolare il passaggio dei pedoni. L’obiettivo è migliorare la vivibilità degli spazi pubblici del quartiere attraverso una maggiore sicurezza stradale e incentivando la mobilità sostenibile. Questo lo spirito che anima tutti quelli che attraverso iniziative diverse si stanno muovendo per realizzare una vera rinascita di questa grande città.
Margherita Bonfilio
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