Che cosa viene realmente fuori dal vertice di Bruxelles, dove si è parlato soprattutto della questione – migranti? Un sostanziale nulla di fatto a guardare con occhio sincero l’esito dell’incontro fiume. Tutti alla fine erano più o meno soddisfatti. L’italiano Conte, tanto per non andare troppo lontano, si è detto contento all’80%, salvo poi dover litigare praticamente in diretta con il francese Macron che sosteneva come l’accoglienza spetta all’Italia. “Lo smentisco, era troppo stanco” ha rintuzzato il premier gialloverde. E questo a pochi minuti dalla conclusione dell’incontro. Da tutto questo si ricava che ognuno ha ricevuto qualcosa e che, a parte la formale unanimità, le cose non sono affatto cambiate.

La vera, grande e unica verità è che nella sostanza nessuno dei paesi europei (sia pure con accenti diversi e con toni più o meno accesi) intende farsi carico di quella massa di africani che preme ai confini del Mediterraneo. Secondo le ultime stime sarebbero un milione le persone (provenienti dalle zone subsahariane) attualmente ammassate in Libia in attesa di salire su una qualche imbarcazione per arrivare in Europa. Un numero enorme e una gestione più che complessa, com’è facile intuire. I 500 milioni di euro stanziati dalla Ue per creare in Africa condizioni tali da sconsigliare le partenze sono letteralmente una goccia nell’oceano e comunque sono molto meno degli ulteriori 3 miliardi concessi alla Turchia per impedire che si riapra la via dei Balcani: ipotesi vista come il fumo negli occhi dai paesi balcanici, guidati dall’ungherese Orban.

E l’Italia? Tiene il punto sulla chiusura dei porti alle navi delle Ong, ottiene che siano ancor di più ampliati i poteri della guardia costiera libica che ha il compito di bloccare e riportare indietro barconi e gommoni, ma – come si è già detto – rimane ancora apertissima la questione dei centri di prima accoglienza. Come pure resta su basi volontarie la possibilità di accettare profughi. Insomma quand’anche gli extracomunitari riuscissero a toccare terra in Europa e fossero in qualche modo accolti, non si ha alcuna certezza su chi poi dovrà farsene carico.

E questo sarebbe un successo del vertice? In realtà, il lunghissimo incontro di Bruxelles si chiude con una sostanziale sconfitta. Dell’Italia e dell’Europa.

Buona domenica.