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Metaverso, la scoperta di un nuovo mondo digitale

di | 2022-01-02T07:59:18+01:00 2-1-2022 6:20|Attualità, Sezione 5|0 Commenti

FIRENZE – Il Metaverso è un’altra grande scommessa tecnologica, già da tempo vista nei film. L’idea di costruire un nuovo mondo virtuale come diretta evoluzione di Internet è un boccone appetitoso per molte aziende che stanno già pensando ai soldi (anche virtuali) che raccoglieranno dagli utenti vendendo l’accesso al nuovo universo costituito di esperienze, film, concerti, incontri, giochi e qualsiasi cosa si possa immaginare in versione digitale. Sarà possibile vivere la propria routine quotidiana in formato virtuale: meeting, pranzi, sport, fitness, cinema, fiere, videogiochi e shopping verranno convertiti per essere disponibili nel nuovo ambiente digitale 3D ancora in costruzione.

Ci vorranno anni per vedere il Metaverso in azione alla massima potenza. Tuttavia, c’è chi ci crede al punto da dedicargli un nome aziendale, come l’ex gruppo Facebook, ora diventato Meta, che di recente ha delineato la propria idea, spiegando agli utenti come ciò sarebbe possibile. “Invita gli amici, gioca, fai surf, esci, partecipa a un concerto senza lasciare il tuo salotto, in un batter d’occhio.” Così, il team guidato da Mark Zuckerberg sogna il mondo virtuale, ed è solo la punta dell’iceberg tra le aziende del mondo della tecnologia e dei videogiochi che investono in questa tecnologia.

Lo scrittore Neal Stephenson ha creato questa parola per descrivere l’ambiente virtuale in cui viveva l’avatar digitale del protagonista nel suo romanzo del 1992 Snow Crash. Da allora, il Metaverso è spesso comparso nei film di fantascienza – anche se molto spesso, nel suo senso distopico e alienante – come ad esempio in Ready Player One, dove le persone trascorrevano la maggior parte del loro tempo nel mondo virtuale in cerca di ricompense. Allo stesso modo, nel Metaverso, sarà possibile immergersi in grandi città virtuali e viverle come nella vita reale: andare al lavoro, giocare a tennis, andare al cinema, ma anche andare al supermercato oppure disegnare ed invitare i propri amici nella propria casa digitale. Nel Metaverso è anche possibile acquistare oggetti virtuali, utilizzando le tecnologie Blockchain e NFT, per sbloccare contenuti esclusivi come, ad esempio, le opere d’arte.

Il Metaverso dovrà superare determinati ostacoli prima di diffondersi a macchia d’olio. Se visori, realtà virtuale e piattaforme sono già disponibili, o quasi, ci sono alcuni problemi che devono essere assolutamente risolti. In primo luogo, chi gestirà il Metaverso? La soluzione probabile è affidarsi a un’organizzazione no profit per gestire tutto come sta accadendo in Internet. Come secondo punto (strettamente correlato al primo), basta un Metaverso oppure ne vedremo a decine? Dipende se le aziende concordano sul fatto che costruire un mondo virtuale andrebbe bene per tutti: utenti che potrebbero cambiare piattaforma quando ora cambiano pagina nel browser; e aziende che possono avere una buona base di utenti su cui fare affidamento.

Con questi due ostacoli risolti, si dovrà pensare alla sicurezza degli utenti e alla gestione della privacy, ma allo stadio attuale, sono solo idee, e col tempo sarà possibile capire come sarà il mondo affiancato ad un mondo completamente virtuale.

Boris Zarcone

Nell’immagine di copertina, una foto del Metaverso

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