ROMA – Giunge da una serie di nuovi test la speranza per un vero e proprio vaccino in grado di contrastare il tumore della pelle e prevenirne il ripresentarsi. Gli esperimenti, condotti dall’Università del Texas, sono riusciti a curare il 100% dei topi utilizzati come cavie.

La cura, un mix di stimolatori del sistema immunitario e farmaci già utilizzati per la cura del tumore, sembra aver soddisfatto completamente le aspettative dei ricercatori. Come hanno spiegato gli scienziati coinvolti nello studio, il vaccino sperimentale è riuscito ad “allenare” il corpo delle cavie rendendolo refrattario al ritorno del melanoma, successivamente iniettato. Si parla di un tasso di sopravvivenza del 100% degli otto topolini, un successo senza precedenti fino a questo momento, che non ha mancato di procurare grande eccitazione in tutto il mondo scientifico.

Il terzo tipo di cancro più comune sotto i 50 anni potrebbe quindi essere vicino a un totale annientamento. I casi, tuttavia, continuano drammaticamente ad aumentare e sono quasi raddoppiati dal 2006 al 2016 (da 7000 a 13800). La causa, secondo gli esperti, potrebbe essere quella di una mancata prevenzione e delle cattive abitudini dei giovani riguardo la protezione e l’abuso delle radiazioni ultraviolette (naturali o artificiali).

In attesa della sperimentazione sull’uomo, i ricercatori hanno dichiarato che presto saranno effettuati nuovi test sui topi, per avere ulteriori conferme dell’efficacia della cura. L’arrivo di un possibile vaccino per questo particolare tumore riaccende la speranza di ulteriori ricercatori, da sempre intenti a scoprire una cura a 360° per una delle malattie più diffuse e mortali nell’uomo.

La ricerca è pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences ed ha visto impegnarsi ricercatori del calibro di Bruce Beutler, premio Nobel per la medicina nel 2011, e Dale Boger, che ha guidato tutte le fasi di test fino al successo.