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Materie scientifiche, donne alla riscossa

di | 2019-04-28T06:25:06+02:00 28-4-2019 6:30|Attualità, Sezione 8|0 Commenti

VITERBO – Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina nel 1986, sempre in prima fila nel portare avanti la questione femminile, ha più volte affermato che “occupare una posizione di responsabilità per le donne fosse un dovere, non un diritto, e questo valesse in tutti i campi, compresi quelli scientifici e tecnologici”.
Muovendo da questo monito l’Università degli Studi della Tuscia ha organizzato in questi giorni, una serie di incontri con alcuni Istituti superiori di Viterbo e provincia per coinvolgere e richiamare l’attenzione delle ragazze sulla formazione scientifica.
L’iniziativa, già intrapresa anche da altri atenei, è stata già avviata centralmente da tempo dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che, in collaborazione con il Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio spinge a promuovere costantemente le discipline scientifiche nelle scuole di ogni ordine e grado organizzando numerosi eventi ed occasioni per affrontare il tema.
Infatti, se da un lato le materie Stem (l’acronimo sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics) fanno sempre più leva sui giovani rispetto a quelle di area umanistica, garantendo maggiori sbocchi occupazionali, dall’altro da questo punto di vista resiste un forte gap di genere. Numerose ricerche e statistiche condotte a livello nazionale e internazionale confermano che a intraprendere i percorsi formativi di area scientifica siano sempre più ragazzi che ragazze.
Le giornate saranno articolate in percorsi didattici specifici organizzati dal professor Giuseppe Calabrò, presidente del corso di laurea in Ingegneria Industriale del Dipartimento Deim, che sarà affiancato da una ricercatrice e da una dottoranda.
Le attività, di vario genere, includeranno testimonianze al femminile su varie tematiche quali la scienza, l’ingegneria, la fisica, l’economia, l’ambiente e la sostenibilità. Gli approfondimenti vogliono essere un momento di confronto e stimolo volto a infondere interesse all’insegna di un approccio consapevole di quanto bisogno ci sia di presenza femminile qualificata in tutti i settori di massima innovazione e competitività. All’esito degli incontri verranno raccolti interessanti feedback su quali siano quindi le reali opportunità da cogliere per superare tutte le problematiche connesse “al genere” raggiungendo la piena parità di accesso che, secondo le Nazioni Unite, si rende necessaria per raggiungere gli obiettivi di sviluppo, concordati a livello internazionale, compresi quelli previsti dall’Agenda 2030 ONU per lo sviluppo sostenibile.

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