ASSISI (Perugia) – Erano in tremila domenica scorsa in cammino per la Marcia della pace e della fraternità con un percorso di 4 chilometri da Santa Maria degli Angeli ad Assisi, soprattutto giovani, tutti insieme contro la guerra ed il riarmo. Una storia iniziata alla rocca di Assisi nella mattina del 24 settembre 1961, per espressa volontà di Aldo Capitini. Una pagina importante, che ha sicuramente segnato e caratterizzato il processo di maturazione civile della Repubblica Italiana. Lo striscione “Prima di tutto la pace” e sullo sfondo le note di Imagine di John Lennon ha sfilato accompagnato anche da tanti bambini, futuro e speranza di un’umanità migliore, insieme alla sindaca di Assisi Stefania Proietti, e i rappresentanti di oltre 120 comuni e province provenienti da tutta Italia.
Tutto questo è la testimonianza che ci sono ancora uomini e donne di buona volontà, persone aperte al mondo, che hanno capito che la guerra è la rovina dell’umanità. Sfilano per fare sentire la loro voce a tutti, invitandoli ad aprire gli occhi sul grave momento che stiamo vivendo, ma soprattutto dei pericoli che incombono e che richiamano ad agire per il bene comune. La marcia Perugia Assisi che si terrà il prossimo 18 ottobre 2025, finanziata dall’Unione Europea, è sicuramente la più grande tra tutte. Un anno di lavoro al quale partecipano i giovani che sono gli stessi che hanno sorretto lo striscione di apertura del corteo di domenica scorsa. Numerosi sono i partecipanti coinvolti con ruoli diversi come il Coordinamento nazionale enti locali pace diritti umani, la Rete delle Università italiane per la pace, la Rete delle scuole di pace, la Rete delle cattedre Unesco italiane e la Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace.
Lo slogan è Imagine all the people living together in peace, ossia Immagina tutte le persone vivere insieme in pace, con la partecipazione di Padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica di San Pietro, partendo dai moniti di Papa Francesco, perché come dice il Pontefice “una nazione che dona il sorriso ai bambini è una nazione che ha futuro”. Basti pensare che quest’anno per la prima volta saranno i bambini ad aprire la Marcia. Inoltre, i promotori propongono un intero anno dal tema “Immagina” in preparazione della marcia del 12 ottobre 2025. Oggi più che mai è necessario intraprendere il cammino verso la Pace, ripartendo dai bambini, dai più fragili, perché così si costruisce una società a misura d’uomo, nell’amore e nel rispetto per l’altro Solo così si può andare avanti, solo così si possono abbattere le barriere dell’odio, dell’indifferenza, della prevaricazione.
Una vera e propria chiamata alla mobilitazione straordinaria contro la follia della guerra, la corsa al riarmo, ma anche le stragi impunite, il cambiamento climatico, l’informazione a senso unico e la censura. Una mobilitazione straordinaria, una marcia pacifica: un anelito di speranza per un mondo migliore.
Laura Ciulli
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