ROMA – Dal 2011 perlustra il territorio di Roma, lo scannerizza con gli occhi e con la mente per scoprire e far scoprire i suoi segreti, i luoghi più irraggiungibili e reconditi con le loro meraviglie naturalistiche, le curiosità storiche, le peculiarità ambientali. Sul suo blog ha già postato da quando ha iniziato seicento articoli in cui ha descritto e raccontato panorami e nascondigli che ha raggiunto e dove poi ha accompagnato i gruppi di escursionisti che lo seguono. Oltre a tutto ciò il blogger 57enne romano Luigi Plos dice la sua su questioni politiche, sull’ambiente e il clima, sul risparmio energetico, temi su cui gli viene richiesta spesso la consulenza.
Ma quante ne fa, questo ex scout con la passione per il trekking, che ha utilizzato la sua esperienza di guida di montagna per divulgare le sue conoscenze naturalistiche ma anche per coordinare gruppi in azienda, per comunicare più direttamente e in modo più empatico, che ha trasformato la sua passione per l’avventura in un vero e proprio lavoro. Ogni momento della sua vita, ogni cosa che ha fatto, ha trovato la convergenza in ciò che lui è diventato oggi: un uomo impegnato a scandagliare la natura e la storia per trovarci le implicazioni delle azioni dell’uomo, gli effetti, le conseguenze. Plos, in questo modo, ha scoperto e dato di vita al senso dello scorrere del tempo. E’ un continuo esercizio, il suo, che si esprime su molti fronti e che trova fondamento in tutti i campi in cui si è realizzata la sua carriera brillante che lo ha visto passare dall’informatica al settore dell’efficienza energetica, temi su cui ancora tiene conferenze periodiche e opera come formatore per altri che vogliano seguire la sua strada.
Perché Luigi Plos non è solo una guida escursionistica che oltretutto ha scritto e pubblicato guide del territorio ma è un affabulatore che di quei posti in cui fa penetrare i camminatori al suo seguito (a volte guadando fossi o attraversando cunicoli e grotte), racconta la storia e le storie. Al suo successo, oltre che al talento naturale e ad una grande curiosità, contribuisce la lunga esperienza maturata in vari settori e la capacità di padroneggiare nuove tecniche comunicative, capaci di entrare in empatia anche laddove scarseggia l’attenzione o prevale la diffidenza.
Luigi Plos infatti è esperto di storytelling, pitch e copywriting. Tanto lavoro, questo, “facendo da cavia a me stesso” dice di sè descrivendo il suo modus operandi e alludendo al suo sperimentare continuo mentre è in cerca di siti inesplorati dove il rischio è sempre alla portata. E’ come se la scoperta di qualcosa di nuovo per questo novello Ulisse rappresentasse un’ossessione che non si placa finchè lui stesso non è certo che il posto “funziona” cioè merita e quindi può essere proposto. Ma a questo Plos arriva dopo lunghe scarpinate e studio, uno sperimentare continuo che ha il suo culmine la domenica quando i gruppi sono pronti a camminare e sentire con gli occhi e con la mente una storia nuova.
Oggi il suo metodo, mai definito perché cambia continuamente per adattarsi al mutare dei gusti, è “un mix vincente” che il blogger insegna nei suoi numerosi corsi di formazione per operatori turistici. Dalla natura alla storia per Luigi Plos non c’è soluzione di continuità. Nei suoi racconti c’è un filo rosso che collega lo scorrere del tempo con la natura, il passato con il presente perché la conoscenza è una e non ci sono settori separati se si vuole conoscere il mondo. Il suo lavoro è infaticabile per tutta la settimana impegnato com’è tra corsi in scuole e aziende ma tutto fa parte della stessa passione: conoscere ciò che gli sta intorno e insegnare agli altri come si fa a conoscerlo. Poi la domenica, con scarponi e zaino, accompagna i gruppi in cui sono sempre più numerosi gli escursionisti che lo seguono in questi “viaggi nel tempo”.
Qualche “smania”, quando i luoghi da scoprire sembrano scarseggiare, a Plos capita pure di sentirla ma per questa evenienza può contare su una buona squadra di amici. “Pensavo di aver terminato con i 150 luoghi contenuti nelle mie ultime due guide – ha scritto sul blog lo scorso 30 marzo – invece gli amici ne hanno scoperti altri”. I requisiti per poter essere nella lista di Plos sono “stringenti” come dice lui: i siti devono essere assolutamente ignoti, vicino Roma, fascinosi, fuori sentiero. Ne ha fatti conoscere centinaia ai suoi simpatizzanti, che sono migliaia e con lui hanno scoperto un territorio la cui storia e la cui cultura non erano stati scritti ancora in nessun libro.
Gloria Zarletti
Lascia un commento