ROMA – «Quando ho deciso di scrivere questo libro su Lucio Dalla ho fatto una scelta di campo ben precisa: non sarebbe stata una biografia classica». È l’ammissione di Paolo Maiorino, autore del libro “L’uomo di Piazza Grande” per Aereostella, frutto di anni di ricerca e approfondimento. «Dopo la sua scomparsa sono stati pubblicati diversi libri su Lucio Dalla, alcuni davvero interessanti – ha affermato Maiorino –. Negli ultimi dieci anni ho continuato a raccogliere ricordi e testimonianze di un gran numero di musicisti, produttori, manager, discografici, videomakers, fotografi, grafici e amici di Lucio e credo che il loro contributo sia stato molto più prezioso di qualsiasi cosa potessi mai scrivere».
Questo libro è un documento unico, appassionato ed emozionante: l’universo di un genio del quale pensiamo di sapere tutto e che, invece, riserva ancora molte sorprese, con la prefazione di Ron e le testimonianze di Gianni Morandi, Pupi Avati, Luca Carboni, Renzo Arbore, Samuele Bersani, gli Stadio, Fiorella Mannoia, Tony Esposito, Paola Pallottino, Mario Lavezzi, Gli Idoli, Roberto Costa, Mauro Malavasi, Tullio Ferro, Angela Baraldi, Iskra Menarini, Jimmy Villotti, Guido e Maurizio De Angelis, e tantissimi altri. «Ho avuto il piacere, e la fortuna, di conoscere Lucio Dalla e di lavorare con lui durante la mia carriera – ha precisato il giornalista e discografico –. Per anni, prima e dopo la sua morte, ho frequentato casa sua a Bologna, in via Massimo D’Azeglio, mi sono appassionato al suo estro, alla sua genialità, al suo amore per l’arte. Ma, come spesso accade, solo dopo la sua scomparsa, mi sono interessato ed entusiasmato nel ricercare testimonianze che potessero delineare un quadro più definito dell’uomo quanto dell’artista».
“L’uomo di Piazza Grande” è il racconto della sterminata produzione musicale di Lucio Dalla attraverso le testimonianze e i ricordi dei suoi tanti compagni di viaggio; Maiorino ripercorre insieme a loro il percorso artistico e umano di Dalla attraverso i suoi album, anno dopo anno, raccontando una carriera straordinaria, il mondo di Lucio e la sua poesia, ancora oggi viva sempre di più tra noi: «Per come lo avevo conosciuto, Lucio era un visionario, costantemente proiettato al futuro e animato da un’insaziabile curiosità, un carattere estroverso, ma anche solitario e poetico, comunque spesso sopra le righe. La sua irriverenza, quello sguardo da perenne bambino si è per sempre stampato nei miei ricordi: nel corso degli ultimi anni ho condiviso questi ricordi e raccolto le testimonianze di tanti suoi amici e, soprattutto, dei suoi compagni di viaggio. Cosi mi sono emozionato, ho riso, riflettuto, divertito con loro, ho provato malinconia e un senso di profonda ammirazione per un artista immortale perché Lucio vive oggi più che mai nelle sue bellissime canzoni».
Nel libro c’è un capitolo per ogni album, narrato da chi, a quei dischi, ha collaborato in studio, nella scrittura, alla produzione, alla realizzazione e alla successiva promozione, illustrato con foto d’epoca, alcune delle quali inedite; pagine piene di aneddoti, curiosità e riflessioni, che tratteggiano la figura di un artista sui generis nel panorama musicale del nostro Paese e che ci restituiscono la fotografia di quarantacinque anni di musica di uno dei più grandi artisti della cultura pop italiana. L’autore ha dato ordine all’impressionante quantità di notizie, informazioni, dati che man mano raccoglieva, ricostruendo in modo accurato il ritratto dell’artista e dell’uomo; Maiorino ha anche esplorato la “sua” Bologna, scenario fondamentale dell’universo dalliano, e i luoghi di Lucio, per comprendere meglio il suo mondo.
«Per comprendere meglio il mondo di Lucio Dalla ho frequentato la sua città, Bologna – ha confessato Maiorino –. Quando andai a trovarlo con Andrea Rosi, presidente di Sony Music, volle a tutti i costi accompagnarci a fare un giro della casa, sterminata, bellissima, dai soffitti alti, con quadri e sculture e oggetti d’arte ovunque, un luogo che sembrava rivelare sorprese ad ogni angolo. Ho voluto dedicare questo lavoro alla memoria di Michele Mondella, che è sempre stato addetto stampa di Dalla, di cui sono stato amico e allievo in discografia: a lui e sua moglie Silvana Casato, storica discografica, tutto il mio affetto e riconoscimento».
Paolo Maiorino si è formato negli Stati Uniti, dove a metà degli anni Ottanta è stato corrispondente per alcune testate musicali italiane; dal 1992 al 2021 ha lavorato per importanti etichette discografiche tra cui Emi, Columbia, Ricordi, Bmg e Sony Music e dal 2011 al 2021 è stato responsabile del catalogo & strategic marketing di Sony Legacy. Maiorino ha curato anche i contenuti editoriali di molte edizioni discografiche celebrative e dal 2018 collabora con Mondadori, RCS e De Agostini e nel corso dei suoi trent’anni e più nella musica è stato autore radiotelevisivo e si è occupato di comunicazione e marketing per diversi artisti italiani.
Franco Gigante
Nell’immagine di copertina, Paolo Maiorino, autore di “Lucio Dalla l’uomo di Piazza Grande”
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