ROMA – Pubblicato nell’ottobre del 1978 grazie alla geniale maestria di Mogol e cantato con la sofisticata eleganza dalla voce di Lucio Battisti, “Una donna per amico” è forse l’album con il quale il celebre duo ha raggiunto il punto più alto nella carriera condivisa, con testi e arrangiamenti che a distanza di quarant’anni dall’uscita risultano ancora attualissimi. Il disco sin da subito si impose come un successo clamoroso: infatti, balzò rapidamente in vetta alle classifiche di vendita in Italia rimanendo al primo posto per 14 settimane e vendendo quasi un milione di copie. Ancora oggi viene considerato dall’autorevole rivista Rolling Stone fra i tre album più belli del secolo scorso.
La foto di copertina, nella quale Battisti è in compagnia di una donna in un bar all’aperto, è perfetta per ognuno dei tre brani che più degli altri hanno contribuito a rendere immortale l’album: Una donna per amico, Prendila così e Nessun dolore. E’ doveroso ricordare che si tratta di un album in vinile a 33 giri con la copertina apribile dove in un lato era custodito il disco, mentre nell’altra parte erano riposti i testi e sul retro erano scritti i titoli delle canzoni. Il brano che dà il nome al disco, Una donna per amico, parla del rapporto di amicizia tra un lui ed una lei che pur scambiandosi confidenze e consolazione reciproca (“L’eccitazione è il sintomo d’amore al quale non sappiamo rinunciare. Le conseguenze spesso fan soffrire, a turno ci dobbiamo consolare e tu amica cara mi consoli perché ci ritroviamo sempre soli”) lascia trapelare un sentimento di sana gelosia quando, ascoltando ancora il brano, si va a toccare una storie d’amore con una terza persona mettendo quindi un piccolo dubbio sul tipo di sentimento realmente provato: “Ti sei innamorata di chi? Troppo docile, non fa per te. Lo so divento antipatico ma è sempre meglio che ipocrita”. Ed ancora più avanti nel testo ma a parti invertite: “Mi sono innamorato? Sì, un po’. Rincoglionito? Non dico no. Per te son tutte un po’ squallide. La gelosia non è lecita”.
Il brano Prendila così, reinterpretato anni dopo in una cover da Anna Oxa, racconta la fine di una storia tra una coppia, anche se il sentimento tra i due non sembra del tutto finito: “Prendila così non possiamo farne un dramma conoscevi già hai detto i problemi miei di donna, certo che lo so, certo che lo so, non ti preoccupare, tanto avrò da lavorare, forse è tardi e rincasare vuoi. No che non vorrei, io sto bene in questo posto, no che non vorrei, questa sera è ancora presto”. I due cercheranno quindi consapevolmente di non incontrarsi anche se nel ritornello finale la frase “purtroppo, anzi spero, non esser più solo” lascia intendere la difficoltà interiore con la quale viene vissuto il distacco: “E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città e tu sai che io potrei purtroppo, anzi spero, non esser più solo, cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu, nasce l’esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più”. Straordinario inoltre l’assolo finale del sax di Derek Grossmith con il quale si chiude il brano.
In Nessun dolore, il protagonista non ha nessuna emozione, non sente nessuna tensione, nessuna sensazione quando lei gli rivela di essersi innamorata di un altro: “Tu mi sembri un po’ stupita perché rimango qui indifferente, come se tu non avessi parlato, quasi come se tu non avessi detto niente. Ti sei innamorata cosa c’è cosa c’è che non va, io dovrei perciò soffrire d’adesso per ragioni ovvie d’orgoglio e di sesso e invece niente no, non sento niente no, nessun dolore, non c’è tensione non c’è, emozione, nessun dolore”. Assoluta indifferenza di lui alla notizia della fine della storia e quasi come una liberazione lui gli ricorda che con i suoi comportamenti lei sterilizzava il loro amore ripetendo quindi con uno straziante: “….e m’inaridivi e m’inaridivi e m’inaridivi…..” . Nel 1994, Giorgia ha proposto una versione di Nessun dolore con quella che viene considerata la cover del brano con maggiore estensione vocale. Chissà se il successo dell’album sarebbe lo stesso se venisse pubblicato oggi. Forse sì, ma non c’è controprova. Certo però che ascoltarlo è sempre un immenso piacere.
Paolo Paglialunga
Nella foto di copertina, l’indimenticato Lucio Battisti
Di seguito i brani dell’album Una donna per amico:
3. Aver Paura D’Innamorarsi Troppo
4. Perché No
Grande Paolo ,come sempre colpisci nel segno , “prendila così ” meravigliosa .