MILANO – La quarantena indotta dall’emergenza coronavirus ha fatto registrare un boom della coltivazione di orti sui balconi e sui terrazzi degli italiani evidenziando un’impennata degli acquisti di semi, piantine, fertilizzanti e strumenti domestici per la coltivazione. Così molti supermercati, vivai e punti vendita si sono organizzati anche per la vendita a domicilio per poter soddisfare le richieste della clientela. Cosa spinge ad improvvisarsi piccoli agricoltori? Le motivazioni sono diverse. Di sicuro la necessità di riempire le ore da trascorrere lontano dal mondo esterno, ma soprattutto quello di dare nuova vita alle giornate, vedere la natura rinascere e questo proprio grazie alle cure e all’impegno del singolo cittadino che riesce a trovare spazio alle nuove piantine perfino su un davanzale di casa.
Non è vero, infatti, che l’orto si può fare solo disponendo di grandi spazi, anche un piccolo balcone può essere ben coltivato, specie con ortaggi e dare la grande soddisfazione di mangiare a tavola i propri prodotti realizzati a chilometro zero. I più fortunati hanno un giardino, un fazzoletto di terra fuori della porta di casa dove piantare insalata, zucchine, pomodori, melanzane, fagiolini e poi le spezie come prezzemolo, salvia, rosmarino, basilico; chi dispone solo di un balcone mette le piantine o i semi in piccoli vasi cercando lo spazio migliore per garantire acqua e sole alle nuove creature. Vederle crescere dona un senso di continuità, fa sentire che la vita continua nonostante tutto e alla fine produce i suoi frutti, che in tempi di magra come quelli che stiamo vivendo, possono anche essere un’ottima fonte di sopravvivenza. L’importante è avere il pollice verde, munirsi degli strumenti necessari per la coltivazione e carpire i segreti per una buona coltura. Internet sicuramente offre una miriade di informazioni e consigli, ma quelli più preziosi sono quelli dei nonni. Chi ha la fortuna di averli vicini ed in salute li contatta e li coinvolge facendoli sentire partecipi di un importante processo di rinascita, anche se il tutto avviene tramite una videochiamata.
Sembra che sei italiani su dieci abbiano scoperto di avere il famoso pollice verde e così, dopo un mese di chiusura forzata tra le mura di casa, hanno compreso che l’orto sul balcone poteva rappresentare una grande opportunità e ne hanno fatto tesoro abbellendo il terrazzino di casa non solo di fiori. Ma cosa bisogna sapere per avere veramente successo? Basta scegliere terra e piantine giuste, piantarle bene e tenere presente, nella selezione degli ortaggi, dell’esposizione e della luce del balcone. Ecco alcuni semplici consigli rubati dal web che forse potrebbero essere utili. La cosa più semplice e che forse può garantire maggior successo è comprare piantine già cresciute da trapiantare nei vasi grandi. La dimensione dei vasi dovrà essere proporzionata alla dimensione dell’ortaggio che si vuole coltivare. Le zucchine, per esempio, crescono in vasi di 50/60 cm di diametro e di 40/50 cm di altezza. Le lattughe, i sedani, le cicorie, e molte erbe aromatiche, possono crescere in vasi di 30 cm di diametro e 20 cm di altezza. E’ conveniente partire sempre da ortaggi a ciclo breve oppure si può iniziare con le più semplici erbe aromatiche. Per chi ama i fiori, si possono scegliere ortaggi e frutta che fioriscono o che sono decorativi, come i peperoncini, le bietole, le fragole, i pomodorini. Le piantine già cresciute possono essere trapiantate da fine marzo a fine aprile.
Per quanto concerne il terriccio è bene non comprarne di economico, perché la qualità, in questo caso, è tutto. Il terriccio può essere tradizionale, già fertilizzato oppure terriccio bio già concimato. I vasi vanno preparati con argilla espansa o ghiaietti sul fondo. Al terriccio si deve aggiungere della sabbia a grana grossa in quanto la sabbia, che deve essere circa il 10% del totale, drena facilmente l’acqua. Per crescere bene, alle piante si deve garantire il proprio spazio vitale. Pertanto è necessario lasciare almeno 70 cm di distanza tra le piantine di zucchine, almeno 40 cm per i pomodori e 25 per le lattughe. E’ di fondale importanza dunque, informarsi di quanto spazio deve intercorrere tra le piantine a seconda della loro specie, per avere successo. Ora si tratta di vedere cosa fare per farle crescere. Quando le piantine vengono trapiantate, bisogna innaffiare bene e ricordarsi di aspettare che la terra sia asciutta prima di irrigare di nuovo, altrimenti la pianta marcirà.
Quando il caldo si farà più intenso, e sì perché la primavera lascerà il posto all’estate e non bisogna farsi trovare impreparati, sarà necessario innaffiare, specialmente ai bordi del vaso e non direttamente sulle radici. Un segreto è quello di innaffiare al tramonto, così le piante avranno tutta la notte per assorbire l’acqua, che invece evapora subito se giunge in pieno sole. Se il balcone è inondato di luce tutto il giorno è possibile piantare ogni tipo di di ortaggio; altrimenti è bene limitarsi a piantare valeriana, cicoria, cavoli, bietola, prezzemolo e tutte quelle piante che non necessitano di tanta luce.
Un ultimo consiglio: se il balcone che è stato adibito ad orto si trova in una strada di città molto trafficata è bene coprire i vasi con un “tessuto non tessuto” (TNT) che eviterà alle polveri sottili di depositarsi sulle piante, permettendo però al sole e all’acqua di filtrare. Naturalmente prima di consumare le verdure sarà sempre utile ricordarsi di lavarle accuratamente con il bicarbonato di sodio. Sembra facile ma non è così, però vale la pena provare. Prendersi cura di qualcuno o qualcosa è sempre un ottimo sistema per combattere la depressione e la noia. Inoltre la soddisfazione di mangiare una pianta o un frutto che si è stati capaci di coltivare con amore e pazienza è impagabile. Questo spiega il fiorire dei balconi e dei giardini di tutti gli italiani che vogliono tornare a vivere appieno la propria vita.
Margherita Bonfilio
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