VITERBO – Un grande patrimonio storico della Sardegna. È il Trenino verde che i viaggiatori da ogni parte del mondo apprezzano da secoli. Una vera eccellenza italiana, unica nel suo genere: quattro tratte per un totale di circa 437 chilometri (tre comparti attivi ormai da 130 anni) tra ponti e gallerie, immerse nel paesaggio incantevole della Sardegna. Il prossimo 25 aprile inizierà la nuova stagione del Trenino verde, grazie al contributo di nuovi investimenti regionali e nazionali (13 milioni di euro da parte dell’Arst e 62 milioni da Rfi). Proprio lo scorso 20 marzo l’assessore sardo aiTrasporti Antonio Moro ha presentato il piano della Regione per rilanciare questo importante servizio turistico, tramite una Fondazione che porti a realizzare una efficace offerta in linea con le esigenze del mercato, ma anche la messa in sicurezza su tutte le linee.
Anche David Herbert Lawrence (scrittore, poeta, drammaturgo, saggista e pittore inglese) in un suo viaggio del 1921 aveva raccontato in “Sea and Sardinia” (Mare e Sardegna) il suo viaggio nell’Isola, lungo la tratta delle ferrovie complementari sarde Cagliari-Sorgono: “Al termine di una lunga salita arriviamo a una stazione dopo una distesa di solitudine. Ogni volta sembra che più avanti non ci sia altro, niente di abitato. E ogni volta arriviamo a una stazione”. Una splendida locomotiva “guida” il Trenino Verde, erede delle ‘vecchie complementari’, progettate e costruite tra la fine XIX e l’ inizio XX secolo.
Il primo tratto della linea ferroviaria a scartamento ridotto tra il Parteolla, la Trexenta e il Sarcidano, collegava Cagliari a Mandas e viene costruito ed aperto nel 1888. Successivamente, nel 1894 la linea viene completata, sino al porto di Arbatax. L’intera linea passò alle Ferrovie Complementari della Sardegna, nel 1921. La linea ferroviaria, in ristrutturazione, è oggi nota soprattutto per l’uso turistico del “Trenino verde” anche se ha un regolare collegamento di linea Cagliari-Mandas con locomotori diesel. Linee mai dismesse, ben conservate collegano le stupende coste all’entroterra dell’isola. Una delle principali linee è quella Arbatax – Gairo, 62 chilometri tra i paesi di Tortolì, Lanusei e Villagrande. Suggestivo anche il tratto Macomer – Boss in un totale di 46 km passando per Nigolosu e Tinnura.
E ancora il percorso Tempio – Palau, 59 chilometri, che attraversa la Gallura tra Sassari e Palau, per arrivare in Costa Smeralda. Infine la Mandas – Arbatax che negli anni scorsi era stata interrotta a causa delle problematiche condizioni dei ponti lungo la linea. Un’affascinante opportunità per scoprire la Sardegna, con un percorso a velocità moderata ed ammirare i luoghi ricchi di storia e scenari unici al mondo di questa Isola. Boschi secolari, montagne di granito, per poi arrivare al mare immersi totalmente in uno scenario incantevole e da non perdere.
Laura Ciulli
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